TIONE - Questa sera a Tione, alle 20,30, nella sala Assemblee della Comunità di Valle, è in programma un incontro organizzato dal gruppo del Partito democratico della Comunità. Si tratta, come spiega il coordinatore locale del partito Ennio Colò nell'invito spedito via mail a soci, simpatizzanti e amici, di «una serata di "ascolto dei cittadini" dal titolo "La domanda di salute in Giudicarie", con la presenza dell'assessora provinciale competente Donata Borgonovo Re.
"L'Adige", 8 gennaio 2013
Cerchiamo di far conoscere l'iniziativa e di partecipare numerosi», invita alla fine Colò.
Teoricamente, data l'attualità e soprattutto l'emergenza del tema, non dovrebbe servire l'invito per riempire il salone della Comunità. Sul tappeto, infatti, ci sono temi come la sopravvivenza o meno dell'ospedale di Tione ed eventualmente venissero delle rassicurazioni, la sopravvivenza all'interno dell'ospedale di reparti come il punto nascite.
Come ha denunciato il primario di Arco, sostenuto dall'assessore alle politiche sociali ed alla salute delle Giudicarie, Luigi Olivieri, il piano dell'Azienda sanitaria va nella direzione di togliere i parti «non fisiologici» (a partire dai tagli cesarei) ai piccoli nosocomi. Le rassicurazioni rispetto al futuro dell'ospedale sono sempre venute dalla Provincia, e sembrerebbero confermate dall'investimento di diciotto milioni di euro per la sua modernizzazione. Ma è sufficiente? Inutile dire che la gente si fida poco delle parole dei politici e pensa, invece, ai chilometri da fare per arrivare in clinica a Trento o a Rovereto nell'eventualità un domani l'ospedale chiudesse i battenti.
Ma salute in Giudicarie non è solo ospedale. Si pensi alle case della salute, ed in particolare a quella di Storo, inaugurata cinque anni fa e presentata come un presidio sul territorio capace di avvicinare l'ospedale ed alcuni suoi servizi alla comunità. In realtà, a tracciare un bilancio, non c'è da stare allegri, perché l'edificio risulta ampiamente sotto utilizzato. A queste e ad altre domande dovrà rispondere Donata Borgonovo Re.