Nella lettera di Renzi ai partiti si parla anche dell'urgenza della riforma della legge elettorale e il segretario del Pd indica tre possibili modelli su cui confrontarsi. Uno è il «doppio turno di coalizione dei sindaci» proposto dal costituzionalista D'Alimonte e presentato come disegno di legge dal deputato trentino Michele Nicoletti. "L'Adige", 3 gennaio 2014
Gli altri due sono: il modello della legge elettorale spagnola (118 piccole circoscrizioni con premio di maggioranza del 15% soglia di sbarramento al 5%), la legge Mattarella rivisitata (475 collegi uninominali e assegnazione del 25% dei collegi restanti con un premio di maggioranza del 15% e un diritto di tribuna pari al 10% del totale dei collegi).Il modello Nicoletti- D'Alimonte, che ricalca il doppio turno di coalizione che vale per i sindaci, prevede nell'indicazione di Renzi che chi vince prende il 60% dei seggi e i restanti sono divisi proporzionalmente fra i perdenti. Può essere un sistema con liste corte bloccate, preferenze o con collegi. La soglia di sbarramento indicata da Renzi è al 5%.«Personalmente - dice Nicoletti - abbasserei al 55% i seggi per chi vince e non fisserei una soglia si sbarramento così alta per non spaventare i piccoli partiti in fase di trattativa, che si sentirebbero fatti fuori. Penso che questo modello fra i tre sia l'unico a garantire la presenza di piccolo partiti insieme alla governabilità. Sulla nostra proposta ci sono già le aperture di Alfano, di Sel e di molti parlamentari di Scelta Civica e Per l'Italia. C'è l'ostilità di Forza Italia e M5S, ma mi sembra più una posizione preconcetta».
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Partito Democratico del Trentino