Fosse per loro l'accordo ci sarebbe già. Non solo ad Arco, ma in tutti i centri dove la coalizione di centrosinistra autonomista che governa il Trentino non c'è o stenta a decollare. La politica arcense è stata al centro dell'incontro tra Italo Gilmozzi e Franco Panizza, massimi rappresentani di Pd e Patt in Trentino, in quest'occasione accompagnati dal consigliere provinciale autonomista Luca Giuliani.
"L'Adige", 18 dicembre 2013
Un incontro atteso e annunciato da Mauro Ottobre, deputato del Patt, assente però al vertice nel capoluogo.A guardarli da Trento i giochi in realtà sembrano già fatti, nonostante i «se» e i «ma» di rito. Il problema resta quello di calare nella realtà arcense gli accordi altrove efficaci. Non è quindi una questione di metodo, equilibri o formule. Sembra proprio una questione di persone e di attriti difficili da superare.
«Non possono essere i segretari provinciali a decidere - commenta Italo Gilmozzi - l'accordo deve essere riconosciuto in chiave locale. Anche se non arrivarci sembrerebbe sciocco. Da parte mia c'è anche l'apprezzamento nei confronti di Alessandro Betta per quanto sta facendo, stima che mi pare sia condivisa anche da parte del segretario provinciale del Patt. Ad Arco ripartiamo da chi ha governato fin qui, con la massima apertura veso il Patt e l'Upt e gli incontri in loco, da quanto mi dice Tiziana Betta, sono stati sicuramente positivi».
Non si è parlato direttamente della posizione critica di «Arco Bene Comune» nel corso dell'incontro trentino. Ma Gilmozzi commenta: «Mi auguro si possa ampliare la maggioranza senza perdere pezzi a destra o manca».«Non sono emersi, in realtà, ostacoli particolari - commenta l'autonomista Luca Giuliani - un incontro fruttuoso, ci sono tutte le condizioni per riposizionare la coalizione arcense sulle posizioni provinciali. I nostri interlocutori ad Arco sono persone che sapranno trovare le giuste soluzioni».
Ancora più deciso Mauro Ottobre da Roma: «Ho sentito al telefono il sindaco Betta - dice - per noi come candidato va benissimo. Non mettiamo veti sulle persone ma non li vogliamo subire. Rispettiamo l'amministrazione uscente, ma faremo un accordo diretto con Betta sulle cose da fare. Non possiamo essere organici ad una maggioranza troppo sbilanciata a sinistra, siamo una forza territoriale di centro. Se poi Betta decide che quella è la coalizione non saremo noi a mettere veti».