Cambiare si può, però bisogna votare

Domenica ci saranno le primarie, primarie del Partito Democratico certo, ma aperte a tutti gli elettori e le elettrici e anche ai ragazzi e alle ragazze che hanno compiuto il sedicesimo anno di età. Inizialmente mi sono chiesta perché aperte a tutti? In fin dei conti domenica si sceglierà il segretario e i componenti l’Assemblea Nazionale del PD ed io non andrei mai a votare per scegliere il segretario di un partito che non è il mio. Poi mi sono ricordata che non c’è un partito uguale al nostro.
Rachele Lorandi (Lista Cuperlo), "L'Adige", 4 dicembre 2013

Noi abbiamo un progetto ambizioso, siamo un insieme di persone con storie e provenienze diverse, una comunità democratica. E’ questo il motivo per cui chiediamo anche a chi non è iscritto, ma si sente di appartenere e di condividere i valori di questa comunità, di partecipare alla scelta della dirigenza del PD. Nell’ultimo periodo tante volte abbiamo sentito le parole “ i politici sono tutti uguali”. Ai ragazzi e alle ragazze, ai miei coetanei voglio dire “domenica avete la possibilità di scegliere quale partito volete per governare il Paese, con un semplice gesto che porta via pochi minuti ma che fa sì che tutti possano assumersi una responsabilità: quella della partecipazione”.

Ho scelto di schierarmi con Gianni Cuperlo. All’inizio questa partita non mi appassionava molto. Mi sono informata quasi per dovere, visto che da qualche mese faccio parte del direttivo del circolo PD della mia città, ho visto qualche intervista, letto articoli. L’unica certezza che avevo riguardava il come mi immagino il mio partito e la convinzione che sia giusta una separazione del ruolo politico da quello amministrativo/istituzionale perché ritengo che un partito non debba sovrapporsi e men che meno occupare o esaurirsi nel governo del Paese e dei territori, ma svolgere funzione di raccolta e interpretazione dei bisogni, farne mediazione e sintesi da consegnare a chi ha il compito di amministrare e poi svolgere funzioni di sollecitazione, proposta, controllo delle coerenze applicative. Per questa ragione condivido la separazione tra segretario nazionale e premier.

Ma quando ho letto la mozione Cuperlo “mi sono sentita a casa”. Ho ritrovato le mie parole, quelle che fanno di me una giovane donna di sinistra. Parole come persona, comunità, diritti, uguaglianza, legalità, giustizia, lotta alla povertà, sviluppo, non discriminazione, pace, inclusione, intercultura, ricevere non per diritto né dare per dovere ma in termini di reciprocità e gratuità.

Ho trovato una particolare attenzione ai diritti, diritti da difendere come quelli dei lavoratori e diritti da conquistare, l'accento sulla questione femminile e su quanto e come un partito di centrosinistra debba stare dalla parte dei più deboli, credendo nella coesione sociale e nel futuro di un'Italia giusta in cui a ciascuno sia dato secondo i suoi bisogni e sia richiesto a seconda delle sue possibilità.

Avverto che si dà valore alla dignità e all’etica. Quella dignità che la crisi ha tolto a tante persone e all’ etica come qualcosa che a partire dai principi si concretizza nei comportamenti di tutti, in particolare di chi fa politica.

Mi sono entusiasmata e voglio fare parte di questo progetto, starci dentro.

Cuperlo scrive “l’etica per un partito è tutto, è più di un buon programma di governo (…) l’onestà per la politica è la fedeltà alle proprie parole, alla propria visione, a se stessi”.

Io voglio essere fedele a me stessa, alle scelte che ho fatto nella mia vita e per cui gli altri mi riconoscono e che hanno sempre a che fare con i miei valori e con i miei ideali. Vorrei un’Italia giusta dove nessuno rimane indietro,non mi interessa vincere una competizione elettorale se non vinco il razzismo, l’omofobia, la violenza sulle donne, voglio una rivoluzione della dignità.

L’altra sera, nel confronto televisivo, Cuperlo ha detto che un partito non è soltanto il suo programma di governo, un partito non è un decalogo di cose da fare, un partito politico è la scelta degli occhi con cui guardi il mondo, è il modo in cui stai in una comunità.

Che cosa vediamo quando guardiamo a Lampedusa? Cosa facciamo quando una donna viene offesa?

Nella mia vita professionale mi occupo di bambini e giovani, delle loro sofferenze e soprattutto della loro felicità. Mi preoccupo di dare loro tutti gli strumenti perché possano essere cittadini responsabili e solidali e che scelgano nella loro vita di vivere dalla parte giusta.

Penso che il PD con Cuperlo segretario possa essere un luogo di pensiero, di elaborazione di idee,  proposte, scelte per uscire dalla crisi economica, sociale, culturale, valoriale.