L. Patruno, "L'Adige", 14 giugno 2009 Maurizio Agostini, segretario provinciale del Pd, ieri davanti all'assemblea del suo partito ha detto che porterà a termine il suo mandato provvisorio, accompagnando il Pd trentino al congresso di ottobre, ma non si candiderà alle primarie per la scelta del nuovo segretario provinciale.
Nonostante nei giorni scorsi si fossero espressi pubblicamente a favore di una sua permanenza alla guida del partito sia il vicepresidente della Provincia, Alberto Pacher, che il presidente del consiglio provinciale, Giovanni Kessler, e pure Mattia Civico, che giusto un anno fa - l'8 giugno - si era candidato alle primarie sfidando Pacher, ieri Agostini si è mostrato risoluto nell'escludere questa possibilità. «I miei sono soprattutto motivi soggettivi - ha detto il segretario - legati alla mia attività professionale. Ho accettato qualche mese fa perché il mio doveva essere un ruolo a termine, che mi rendo conto che sia servito in questo periodo per superare le contrapposizioni. Ma in assemblea ho pregato tutti di ritenere la mia decisione definitiva». E quindi ora è prevedibile che nel Pd si riapriranno le battaglie per la successione che vuol dire il controllo del partito, ma anche la linea politica che il Pd trentino vuole darsi. «In assemblea - dice Agostini - ci siamo trovati concordi nel dire che vogliamo evitare sovrapposizioni con il congresso nazionale e le candidature che verranno presentate a Roma, nel senso che ognuno farà la sua strada non è che se si candidano Bersani, Franceschini o altri a Trento ci saranno i candidati corrispondenti alle diverse linee politiche nazionali». Il congresso nazionale del Pd dovrebbe tenersi a ottobre con la selezione, da parte dei delegati dei circoli, di 3 candidati (se ci saranno) i quali poi si sfideranno alle primarie che dovrebbero tenersi verso il 25 ottobre. In Trentino si dovrebbe fare un percorso analogo, ma proprio in questi giorni si sta predisponendo una bozza di regolamento. Intanto, tra i nomi che potrebbero essere interessati alla segreteria - accanto a quelli emersi ad inizio anno, dopo le dimissioni di Pacher entrano in giunta provinciale, ovvero Roberto Pinter, Luca Zeni e il sindaco di Villalagarina, Alessio Manica - sta circolando in questi giorni anche quello del professore Michele Nicoletti, visto il buon risultato ottenuto in termini di preferenze alle elezioni europee. Nel corso dell'assemblea il senatore Giorgio Tonini e lo stesso segretario hanno commentato i risultati delle elezioni europee giudicando positivo il risultato del Pd in Trentino. «Siamo un partito che si radica e cresce - sostiene Agostini - e il radicamento sta dando i suoi frutti. Ora, per le comunali prossime del 2010 dovremo cercare di riproporre la coalizione di centrosinistra autonomista ovunque possibile e con la responsabilità di un partito che si è rafforzato e senza condizioni prese cercheremo di proporre un cammino e un tavolo di lavoro ai nostri alleati». Infine un messaggio al presidente della Provincia e leader dell'Upt «In Dellai - dice Agostini - abbiamo la massima stima e fiducia, ma vorremmo dirgli che non può ridipingere il Pd come vuole o ricacciarlo a livello di semplice riproposizione dei Ds. È passata acqua sotto i ponti e noi non torniamo indietro. Lui dice che si è pentito di aver sciolto la Margherita, noi no di aver fatto il Pd. Non ci poniano come concorrenti dell'Upt di Dellai e non andiamo a cercare il consenso a casa di nessuno, ma è chiaro che le nuove case hanno pareti molto più indefinite e permeabili».
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Partito Democratico del Trentino