Sarà la convenzione provinciale, convocata oggi alle 20.30 a Piedicastello, a ufficializzare la vittoria di Matteo Renzi tra gli iscritti del Pd che nei giorni scorsi hanno votato ai congressi di circolo per scegliere il nuovo segretario del partito.C. Bert, "Trentino", 18 novembre 2013
In tutto 796 votanti: 309 voti sono andati al sindaco di Firenze, 243 a Pippo Civati che ha sorpresa ha superato Gianni Cuperlo (238 voti). Fuori gara Gianni Pittella, che in Trentino ha raccolto solo 6 voti. L’assemblea di questa sera eleggerà i 6 delegati che parteciperanno alla convenzione nazionale del 24 novembre, che avrà però il solo compito di ammettere i primi tre classificati tra i 4 competitor (sull’ultimo arrivato non ci sono dubbi) che parteciperanno alle primarie dell’8 dicembre. Sarà ai gazebo, in una consultazione aperta anche ai non iscritti, che si deciderà il nuovo segretario del Pd. All’appuntamento mancano solo 3 settimane, ma in Trentino - dove il congresso provinciale non si svolge in concomitanza con quello nazionale ma è rinviato a febbraio - la tensione per questo appuntamento appare ridotta. Tanto che c’è chi, tra i dirigenti del partito, ancora non si schiera. È il caso del sindaco di Trento Alessandro Andreatta, che già mesi fa aveva manifestato simpatia per Renzi, ma che oggi preferisce non esporsi, almeno per il momento: «Non ho votato nel mio circolo e non ho ancora deciso per chi voterò alle primarie, lo dirò più avanti. Per ora vedo aspetti positivi sia in Renzi, che in Civati e in Cuperlo». Non si esprime neanche Mattia Civico, appena eletto capogruppo (seppur provvisorio) del Pd in consiglio provinciale: «Proprio per il mio ruolo ritengo che in questa fase sia meglio così». Volutamente non si dichiara il neoconsigliere provinciale Alessio Manica, ex sindaco di Villa Lagarina: «Il congresso fatto così mi è sembrato un po’ inutile. Voterò alle primarie, ma preferirei che il Pd trentino si staccasse dalle correnti nazionali e facesse ragionamenti più indipendenti». Alla fine ha invece votato per Civati il deputato e segretario del Pd Michele Nicoletti, che fin qui non aveva fatto endorsement: «Purtroppo - dice - non è andata in porto la candidatura di Fabrizio Barca che io insieme ad altri avevo sostenuto con un documento congressuale. Il limite di questo congresso è che la discussione mi sembra appiattita più sui nomi che sui contenuti, detto questo nei congressi bisogna prendere posizione e io l’ho fatto. I dati evidenziano un voto per un certo rinnovamento, questo è fisiologico. Nel 2009 io non mi ero schierato ma poi ho convintamente sostenuto il vincitore Bersani e così sarà questa volta, chiunque diventi segretario». Chi invece vede dei rischi se a vincere sarà Renzi è l’ex deputata Laura Froner, che ha sostenuto la mozione Cuperlo: «L’obiettivo dichiarato di Renzi è correre per la premiership, quindi se diventerà segretario vedo più problemi per il governo Letta perché ci saranno due figure del Pd, Letta e Renzi, in un’assurda competizione interna». Per Froner, Cuperlo non rappresenta affatto la «vecchia guardia dalemiana» come ha dichiarato il segretario del Pd di Trento Vanni Scalfi: «Io valuto le proposte per quello che sono e non per i padrini che ha». E sul terzo posto di Cuperlo nei circoli trentini spiega: «Abbiamo pagato di essere partiti in ritardo e poi è mancata la conoscenza diretta. Se fosse venuto a Trento, gli iscritti avrebbero potuto conoscere da vicino la trasparenza e serietà della sua proposta, che è diventare il segretario del Pd, senza altri fini». Diversa la lettura in casa renziana. Per i comitati trentini parla Elisa Filippi: «Il risultato tra gli iscritti mostra come l'orientamento prevalente nel Pd sia in sintonia con la proposta coraggiosamente riformista e di cambiamento radicale interpretata da Matteo Renzi. Molti tra gli iscritti e gli amministratori, hanno maturato o rafforzato questa convizione anche dopo la sconfitta alle elezioni politiche. Ora ci aspetta una straordinaria occasione di partecipazione, le primarie dell'8 dicembre aperte a tutti». A febbraio ci sarà un nuovo round per scegliere il segretario del Pd trentino. Scalfi, Filippi, Fronza Crepaz e Italo Gilmozzi sono i nomi circolati finora. Ma è facile prevedere che gli schieramenti del congresso nazionale saranno di molto rimescolati.
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