Il riscatto di Olivi: non ho mai mollato

Tre mesi dopo la batosta delle primarie, dove contro ogni pronostico Alessandro Olivi subì il sorpasso di Ugo Rossi perdendo la prospettiva di prendersi lo scettro del comando, quella di ieri per il capolista del Pd è stata la giornata del riscatto. Il risultato del partito e le 13.3647 preferenze personali ne fanno il candidato di lista nettamente più votato e gli consegnano virtualmente l'incarico di vice presidente della Provincia.
F. Gottardi, "L'Adige", 29 ottobre 2013 

Ieri Olivi ha passato una giornata lontano dal Trentino. Ha staccato per qualche ora dopo mesi di campagna elettorale ventre a terra. È tornato solo verso sera, in tempo per unirsi ai festeggiamenti.«Sono molto contento - dice - perché il Pd ha ottenuto un risultato importante nel segno di uno sforzo che in questi mesi abbiamo fatto di ricomporre a unità tutte le nostre forze». 
Eppure solo poche settimane fa l'immagine del Pd era di un partito lacerato dalle divisioni. Quest'estate c'è stato un momento in cui sembravamo sul punto di non essere in grado di sprigionare tutte le forze che questo partito ha, nelle persone che lo rappresentano e soprattutto in mezzo alla gente. Occorreva fare un lavoro molto umile di ricostruzione di un dialogo e di andare a rimotivare questo popolo dopo la scossa delle primarie. Lo abbiamo fatto soprattutto facendo capire che non ci sono più Pd ma ce n'è uno solo, che è poi il frutto di tante sensibilità.
Diciamo che quello che è accaduto in questi mesi è stato aver fatto percepire agli elettori che il Partito Democratico era una forza imprescindibile per costruire un'alleanza stabile. Questo risultato è stato raggiunto grazie anche a una lista molto competitiva dove i candidati hanno fatto tutti la loro parte. 
E il capolista ha sbaragliato anche la concorrenza interna. Io non mi sono risparmiato, ho fatto dieci incontri al giorno dalla mattina alla sera, ho incontrato persone che avevano il ritmo giusto e anche a questo si deve molto del nostro risultato.
Così come è stata importante la figura di Italo Gilmozzi, ha portato serenità. Il risultato personale non sta a me commentarlo. Mi dicono che sono una persona molto riservata e a volte mi hanno anche criticato per questo mio modo un po' troppo poco appariscente. Io so solo che ho passato periodi difficili in questi ultimi cinque mesi ma non ho mai mollato. Sono uno che ha fatto sport nella vita e so che quando perdi una partita devi subito pensare all'altra, allenarti di più e non abbassare la schiena.
Comunque ho fatto il capolista nel senso più responsabile. Ho parlato pochissimo di me girando il Trentino ma ho cercato di parlare di questo progetto politico, del perché questa coalizione aveva bisogno di un Pd forte, avevamo cose importanti da dire tra la gente e a maggior ragione sono soddisfatto perché questo è un risultato che premia cinque anni di lavoro ma anche una responsabilità che mi sono caricato sulle spalle quando Pacher ha avvertito che non avrebbe proseguito. Non ho certamente fatto da solo ma credo che il risultato di oggi sia anche la conseguenza di un certo rigore e serietà.  
Con questo bagaglio di voti ruolo di vice presidente è scontato. Come assessore cosa chiederà di fare? Credo che in questo momento non sia giusto fare questi ragionamenti. Io sono consapevole del ruolo che ho e non mi nascondo ma sono anche dell'idea che Ugo Rossi, a cui faccio i complimenti per questo grande risultato, debba fare le sue valutazioni. Il mio risultato è lì che parla e non posso far finta di niente ma spetta a lui l'iniziativa.  
I rapporti di forza in maggioranza sono cambiati. Cosa cambierà nella coalizione? In Trentino siamo in un bipolarismo coalizionale, il che vuol dire che possono cambiare i rapporti di forza ma non deve cambiare la struttura e il profilo della coalizione. Abbiamo un programma e si parte da lì. Non credo che il Patt sopra l'Upt cambi qualcosa. Il Pd ha comunque un congresso alle porte e tra gli eletti ci sono sensibilità diverse.
Come farete a non dividervi? Io credo che se noi abbiamo avuto questo risultato così importante è perché siamo stati lontani anni luce dal dibattito nazionale. In questa campagna elettorale abbiamo parlato dei problemi dei trentini senza farci distrarre. Io mi auguro che accada sempre così. Abbiamo una grande responsabilità e non possiamo permetterci di sbagliare. Il congresso ci sarà ma io credo che sarebbe importante che non sia una semplice puntata del congresso nazionale ma che provassimo a elaborare qualcosa di nostro, nella direzione di quel partito un po' più autonomo e federato.