«La sfida che ci troviamo davanti qui in Trentino è quella di continuare con il buon governo che abbiamo avuto in questi anni. Dobbiamo dare al Trentino un'idea di futuro aperto che sappia affrontare la crisi. Questo lo si può fare solo aprendoci e vivendo un'autonomia positiva e non passiva». A chiudere la campagna elettorale del Partito Democratico è arrivato ieri sera a Trento il segretario nazionale del Pd, Guglielmo Epifani.
G. Fin, "L'Adige", 26 ottobre 2013
Tra i tanti temi trattati quello maggiormente sottolineato ha riguardato il ruolo del partito.«Sono convinto da tempo - ha spiegato Epifani - che il Partito democratico oggi ha una grande responsabilità che gli deriva dalla sua natura di essere l'unico tra i partiti di una certa dimensione a non essere personale. Oggi gli unici ad essere capaci a mettere in campo un esercizio di responsabilità siamo noi». Proprio per questo, ha spiegato il segretario del Pd, le elezioni in Trentino di domenica assumono un ruolo fondamentale perché «possono rafforzare il ruolo del Pd e il progetto che si sta portando avanti per un sistema politico più maturo».
Nel sottolineare l'importanza della delega data al Trentino sugli ammortizzatori sociali, è sul ruolo dell'autonomia che Epifani ha voluto poi soffermarsi.
«Vogliamo tutti un'autonomia capace di tenere assieme identità ed interessi con quello che in questi anni si è riusciti a creare con lo Stato. Deve continuare ad essere simbolo di integrazione e cultura, capace di dare risposte e costruire un modello di integrazione più forte».
Per Epifani, infine, «un risultato importante del Partito Democratico consentirà di permeare meglio l'intera coalizione su un progetto di Trentino aperto e che guarda al futuro». All'incontro conclusivo ieri sera ad intervenire è stato anche Italo Gilmozzi, coordinatore politico del Partito Democratico. «Possiamo chiedere con orgoglio ai nostri elettori il voto - ha affermato - e non dobbiamo avere paura di dire che abbiamo governato bene e nemmeno dobbiamo averne di dire che dobbiamo rinnovarci con forza perché il mondo è cambiato». La collaborazione tra Pd e Patt, ha affermato Gilmozzi «sta dando importanti risultati e potrà essere da stimolo al partito nazionale».
A confermare la bontà della coalizione di centrosinistra autonomista è stato anche l'onorevole Michele Nicoletti « La nostra scelta di coalizione è stata importante perché ha consentito di arginare la deriva di centrodestra».A nome di tutti i candidati a parlare è invece il capolista del Pd, Alessandro Olivi. «Abbiamo condotto una campagna elettorale tra la gente, cercando di parlare di contenuti sfuggendo alla tentazione di trasformare questo mese in una lunga sequenza di slogan». Riferendosi poi a Grisenti Olivi ha affermato che «il centrosinistra autonomista in Trentino non vuole dare la carità ai propri cittadini ma il lavoro» ed ha poi ribadito che «per i progetti di solidarietà internazionale non verrà speso nessun euro in meno».
Epifani: «Trentini, avanti con il buon governo»
C. Bert, "Trentino", 26 ottobre 2013
Ultimo big di questa campagna elettorale, il segretario del Pd Guglielmo Epifani è arrivato ieri sera a Trento per il finale, dopo aver fatto tappa a Bolzano, e ha parlato nella sala della Cooperazione riempita la settimana scorsa da Matteo Renzi. Una presenza, quella di Epifani, in una giornata di alta tensione per il Pdl e per le sorti del governo Letta.
Segretario Epifani, in queste ore la tenuta del governo appare di nuovo a rischio. Quanto peserà lo scontro interno al Pdl? Quando Berlusconi cercò di far cadere il governo e la cosa rientrò perché il vicepremier Alfano e altri parlamentari del Pdl espressero una posizione molto ferma, io dissi in aula che se non si andava ad un chiarimento, il rischio di tornare nel pantano era molto forte. E i fatti mi hanno dato ragione. Siamo di nuovo in una fibrillazione che non riusciamo a comprendere che sbocco possa avere. Aspettiamo di vedere cosa succederà nei prossimi giorni nella discussione interna al Pdl, alla quale guardiamo con grande rispetto. Non c’è dubbio che quello che succede lì potrà avere degli effetti sulla prospettiva del governo.
La legge di stabilità ha ricevuto molte critiche e rappresenta un altro scoglio per il governo. Pensa che in parlamento serviranno modifiche consistenti? Nella legge di stabilità c'è qualcosa che va assolutamente cambiato e il governo deve tenere conto delle critiche e deve trovare le risposte. Ci impegneremo in parlamento affinché sia migliorata. Ma dico anche che la legge di stabilità non deve alterare il percorso del risanamento, altrimenti ricadiamo in quel baratro dal quale stiamo uscendo, contemporaneamente si deve fare di più per lo sviluppo e tutta la parte sociale che è in sofferenza. Questa è una legge di stabilità di transizione, visto che siamo appena usciti dalla procedura di infrazione ricevuta per colpa del centrodestra.
Il Pd trentino arriva a queste elezioni da primo partito della coalizione, ma dopo aver perso le primarie per la presidenza della Provincia e questo ha acuito le divisioni interne. Quando si sceglie il metodo delle primarie poi bisogna essere conseguenti. Le primarie sono contendibili, si può vincere e si può perdere. Gli stati d’animo sono comprensibili ma mi aspetto che nel voto di domenica non pesino tanto quanto la prospettiva di continuare con il buon governo che ha caratterizzato la Provincia di Trento. Veniamo da amministrazioni, a Trento come a Bolzano, che hanno fatto bene. Si tratta di due realtà che nel panorama italiano sono state bene amministrate.
Tra il governo e le autonomie speciali è da tempo in atto un braccio di ferro. Trento e Bolzano chiedono maggiore autonomia anche accollandosi più spese. Pensa che il governo dovrebbe accettare questa sfida? Questa trattativa fa parte del capitolo dei rapporti tra Stato centrale e autonomie, dai Comuni alle Regioni. è chiaro che quando le risorse si riducono, bisogna far partecipare tutti alla politica di condivisione dei tagli. Lo stesso vale anche per le Province a statuto speciale. Non mi stupisce che sia in atto un negoziato difficile, quando le cose vanno bene è più facile fare accordi. Si può dare più autonomia, ma bisogna vedere dove. Ci sono alcuni campi in cui si può dare qualche competenza in più e altri in cui bisogna tenere delle prerogative statuali. Confido che se il governo riuscirà a superare questa fase si potrà arrivare ad una conclusione positiva. Penso anche che su alcuni temi, come la recente delega sugli ammortizzatori sociali, il Trentino possa rappresentare una sperimentazione positiva per tutta l’Italia.
In lista con il Pd c’è anche un ex segretario della Cgil trentina... Certo, Bruno Dorigatti lo conosco e siamo amici. Anche a Bolzano abbiamo candidati che vengono dalla Cgil. Mi fa piacere che il mondo del lavoro sia presente nelle liste perché vuol dire che il Partito democratico è attento alle ragioni del lavoro e questo per me è una doppia soddisfazione.
"Il voto trentino può rafforzare il Pd", Epifani: "Autonomia sia aperta. Sperimentare sugli ammortizzatori sociali", M. Damaggio, "Corriere del Trentino", 26 ottobre 2013