«La Provincia trasferisca davvero poteri»

Istituzioni: «La riforma istituzionale va accelerata realizzando quanto finora non è stato fatto. La Provincia fin qui ha proceduto a una ricomposizione degli assetti a valle, schiacciando i conflitti tra Comunità e Comuni, ma la vera sfida consiste nel trasferire realmente alle Comunità funzioni, risorse finanziarie e capitale umano. I Comuni vanno però ancora incentivati a creare aggregazioni, senza comunque mai forzare i processi democratici.
Alessandro Olivi, "Trentino", 16 ottobre 2013



«Nel giro di qualche anno il Trentino deve poter contare su una significativa riduzione del numero dei Comuni: gli amministratori più avveduti conoscono bene la portata delle economie di scala. Sul fronte Regione, senza tornare indietro, va però ripensata con ruolo prospettico: un assetto in cui le Province siano in grado di contare di più in un sistema di macroarea alpina transfrontaliera, con lo strumento della convenzione, che abbia maggior voce in Europa su temi come energia,ricerca e infrastrutture».


Società pubbliche e riforma della burocrazia provinciale.
«La semplificazione burocratica deve proseguire ma investendo sulla responsabilità di cittadini e imprese: meno controlli ossessivi e meno autorizzazioni, puntando invece un sistema serio di autocertificazioni. Circa le società partecipate, difendo invece l’impianto fin qui costruito, che ha consentito alla Provincia di munirsi di strutture operative che operano con rapidità ed efficacia. Ma qualche ragionamento su un maggiore coordinamento andrà fatto: le strutture non devono infatti mai configurarsi come dipartimenti “staccati”. La via già intrapresa attraverso la creazione del Centro di servizi condivisi andrà ulteriormente percorsa».