Come capolista e coordinatore del programma elettorale del PD, desidero esprimere condivisione rispetto all’impianto generale del programma presentato ieri da Ugo Rossi. E’ un programma realistico, serio e, soprattutto, realizzabile. Nella fase che ci attende, caratterizzata da una significativa contrazione delle risorse, la sostenibilità finanziaria di ciò che si propone ai cittadini è di fondamentale importanza. Quasi una questione etica.
Esprimo inoltre soddisfazione perché è un programma che recepisce gli apporti forniti dal PD nelle settimane in cui abbiamo lavorato insieme, contribuendo noi a costruire un profilo riformista ed innovativo. Particolare soddisfazione si esprime per aver visto recepire alcune proposte sul tema del lavoro che ci stavano particolare a cuore.
Riguardo al tema della fiscalità si ritiene seria e praticabile la proposta di dimezzare l’IRAP. Non è tempo infatti di proposte miracolistiche. Ricordiamo a questo proposito che già l’attuale Giunta provinciale ha iniziato un processo di detassazione sull’IRAP, che potrà proseguire in futuro anche prevedendo ipotesi di azzeramento dell’imposta agendo però in modo selettivo per favorire la crescita (ne è un esempio l’esenzione totale IRAP per i primi cinque anni delle nuove iniziative imprenditoriali già in essere). Il PD ritiene infatti fondamentale legare i benefici dell’IRAP alla produttività e all’occupazione.
Sabato prossimo il PD presenterà la sua proposta che avrà l’obiettivo di migliorare ed implementare il programma del candidato Presidente e della coalizione, con una impronta che sia tale da far sentire ancora di più il nostro peso politico e valoriale.
Su alcuni temi riteniamo vada qualificata la proposta, come nel caso del welfare su cui non intendiamo arretrare rispetto all’attuale livello delle prestazioni sociali per le fasce più deboli, semmai, migliorando la loro accessibilità in senso universalistico.
Sul tema dell’ambiente riteniamo che bisogna fare di più per far sì che nei settori dell’energia, della mobilità, delle aree naturali e dell’agricoltura la qualità del territorio sia garantita attraverso nuove forme di lavoro. Il territorio come opportunità superando la contrapposizione vincolo/consumo.
Sulla filiera istruzione – formazione – ricerca il PD intende confermare una irreversibile rotta del Trentino verso un’autonomia che faccia della conoscenza un fattore di competitività economica e di innovazione sociale.
Quanto, infine, ai nuovi assetti di Trentino Sviluppo, il PD preferisce pensare ad una governance dove si dia spazio alle competenze e alle parti sociali estensivamente intese.
"Trentino", 26 settembre 2013
TRENTO «Un programma realistico, serio e, soprattutto, realizzabile: nella fase che ci attende, caratterizzata da una significativa contrazione delle risorse, la sostenibilità finanziaria di ciò che si propone ai cittadini è di fondamentale importanza. Quasi una questione etica».
Così Alessandro Olivi, capolista e cordinatore del programma elettorale del Pd, plaude in una nota alle proposte programmatiche del centrosinistra autonomista (che Olivi definisce «riformiste e innovative») presentate l’altro ieri dal candidato presidente Ugo Rossi.
Tutto bene dunque? Sì, ma con qualche distinguo. Ad esempio per quanto riguarda ai nuovi assetti di Trentino Sviluppo, per i quali «il Pd preferisce pensare ad una governance dove si dia spazio alle competenze e alle parti sociali estensivamente intese». In altre parole: non una cda “protuberanza” delle categorie produttive ma con invece un forte peso del sindacato.
Ancora: «Sul tema dell’ambiente riteniamo che bisogna fare di più per far sì che nei settori dell’energia, della mobilità, delle aree naturali e dell’agricoltura la qualità del territorio sia garantita attraverso nuove forme di lavoro. Il territorio come opportunità superando la contrapposizione vincolo/consumo».
Punti che sabato prossimo il Pd formalizzerà presentando la propria proposta, «che avrà l’obiettivo di migliorare ed implementare il programma del candidato presidente e della coalizione, con una impronta che sia tale da far sentire ancora di più il nostro peso politico e valoriale».
Ed è il caso del welfare, «su cui non intendiamo arretrare rispetto all’attuale livello delle prestazioni sociali per le fasce più deboli, semmai migliorando la loro accessibilità in senso universalistico». Il classico bicchiere è comunque mezzo pieno, per Olivi, soddisfatto soprattutto per aver visto recepire alcune proposte sul tema del lavoro che al Pd stavano particolare a cuore. Infine sull’Irap, già oggetto di sgravi ed esenzioni da parte dell’attuale giunta provinciale, la proposta di dimezzamento è «seria e praticabile». E fondamentale anche secondo Olivi è «legarne i benefici alla produttività e all’occupazione».
"Corriere del Trentino", 26 settembre 2013
Programma, il Pd "punge" Rossi