L’assemblea provinciale per approvare la lista è convocata per questa sera alle 21 a Mattarello, ma la lista del Partito democratico ancora non è chiusa. Resta da sciogliere il nodo Rovereto e ieri dopo tre ore di confronto la commissione elettorale si è presa altro tempo prima di decidere quale delle due donne papabili sarà candidata per la Vallagarina: se Aida Ruffini, la presidente di Itea il cui nome – secondo la commissione - avrebbe un maggior peso anche in chiave provinciale - o Laura Scalfi, dirigente del Centro di formazione professionale Veronesi, indicata dal circolo di Rovereto che tiene duro sul suo nome. C. Bert, "Trentino", 13 settembre 2013
Nome - sostiene una delle parti - che sarebbe più funzionale all’asse Olivi-Manica, i due candidati su cui punta la Vallagarina. Ieri è stata una lunga giornata di forte fibrillazione, con veti e rivendicazioni, e da parte dei roveretani sarebbero arrivate addirittura minacce di dimissioni nel caso fosse passata la candidatura Ruffini. «Riparleremo con entrambe le candidate e alla fine sceglieremo, sottoporremo all’assemblea un unico nome», preannuncia il presidente della commissione Piergiorgio Sester. Quello che del resto ha chiesto anche il Pd di Rovereto, che ha giudicato inopportuno, dal punto di vista del consenso, mettere in lista entrambe le candidate. Insomma il paradosso è che il Pd alla ricerca di nomi femminili, si ritrova con un ballottaggio tra due donne, di cui una verrà esclusa. Alla fine le donne dovrebbero essere 12: l’ultima inserita in ordine di tempo è la giovane Elena Mendini, 25 anni, renziana e vicina a Luca Zeni, indicata dal circolo della val di Non (dopo che negli ultimi giorni qualcuno aveva ipotizzato una candidatura di Caterina Dominici silurata dal Patt); ci sono poi la consigliera provinciale uscente Sara Ferrari, le assessore del Comune di Trento Violetta Plotegher e Lucia Maestri, l’ex difensore civico Donata Borgonovo Re, l’avvocato Monica Baggia, il vicesindaco di Storo Giusi Tonini, Anna Facchini (Sat) per la val di Fiemme, l’ostetrica Chiara Giordani, responsabile del consultorio di Pergine, Celestina Schmidt di Aldeno, Patrizia Soprano per l’Associazione Comunità e una tra Scalfi e Ruffini. Resta aperta una casella in Rotaliana, dove il Pd spera di recuperare all’ultimo un’altra candidatura femminile, dopo che un papabile candidato si è tirato indietro a causa di veti incrociati. Tra i candidati uomini la notizia di ieri è la candidatura di Carlo Stefenelli, medico, ex sindaco di Levico e tra i promotori del manifesto «Trentino33» di Raffaelli e Bonvicini. Il capolista sarà l’assessore provinciale all’industria Alessandro Olivi. I consiglieri uscenti: il capogruppo Luca Zeni, il presidente del consiglio Bruno Dorigatti, Mattia Civico, Michele Nardelli, Andrea Rudari. Gli altri nomi: il sindaco di Villa Lagarina Alessio Manica, il cardiologo roveretano Giuseppe Vergara, il direttore del Museo storico Giuseppe Ferrandi, il giornalista Lillo Gullo, l’ex presidente della Sat Piergiorgio Motter, il musicista Francesco Pisanu (per Cultura Società economia), Paolo Panebianco (Nursing Up), il presidente del Parco di Paneveggio e vicesindaco di Siror Giacobbe Zortea, dalle Giudicarie l’ex deputato Gigi Olivieri, nell’Alto Garda il presidente di Riva Fiere e Congressi Roberto Pellegrini, in val di Non l'assessore della Comunità di valle Rolando Valentini, il consigliere comunale di Baselga di Piné Andrea Nardon, dalla val di Fiemme l’ex primario Guido Piazza.
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