E' stato firmato dal presidente Alberto Pacher, assieme ai rappresentanti di tutte le parti sociali, il protocollo d'intesa che fissa i criteri di utilizzo delle ulteriori risorse assegnate dallo Stato per gli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2013, del valore di 2 milioni e 800 mila euro. Si tratta della terza «rata» che la Stato da inizio anno ha versato alla Provincia di Trento per un totale complessivo di risorse pari a 5 milioni e 600 mila euro. Un «trasferimento importante» ha voluto sottolineare il presidente della Provincia Alberto Pacher «che permette non solo di mettere in sicurezza il settore da qui a fine anno ma anche di liberare risorse provinciali da riutilizzare ad ulteriore rinforzo alle politiche del welfare»."L'Adige", 10 settembre 2013
L' ulteriore trance di stanziamento ha portato, infatti, ad una modifica dei criteri di utilizzo delle risorse validi fino a dicembre di quest'anno. E' stato previsto un allentamento dei criteri selettivi di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga stabilito dei precedenti protocolli. Viene meno, in particolare, il limite di 500 ore autorizzate di media per lavoratore sul complessivo periodo dal 2010 al 2012, mentre il periodo massimo di sospensione dal lavoro viene aumentato da 200 ore a 400 ore. Il nuovo protocollo prevede, poi, l'inclusione fino a fine anno dei lavoratori con età pari o superiore a 50 anni al momento del licenziamento, iscritti a liste di mobilità, senza diritto all'indennità di mobilità nazionale e con scadenza dell'indennità di disoccupazione a decorrere dal primo settembre 2013.L'ulteriore stanziamento di oltre 2 milioni e 800 mila euro è stato giudicato positivamente dalle parti sociali. Per la Cgil, il segretario Paolo Burli ha spiegato che «l'intervento è sicuramente positivo e offre maggiori possibilità di protezione ai lavoratori».L'auspicio arrivato dal presidente della Provincia Pacher è «che il metodo utilizzato fino ad oggi di confronto con lo Stato possa continuare» soprattutto alla «vigilia molto stretta» di chiusura di un altro importante tema, quello riguardante la delega sugli ammortizzatori sociali che vedrà la Provincia mettere sul piatto un importo complessivo che si aggirerà attorno agli 8 milioni di euro.«Abbiamo avuto diversi contatti con il ministero - ha spiegato Pacher - il lavoro tecnico è stato concluso e stiamo solo attendendo la chiamata del ministro Giovannini. Questo passaggio, che deve avvenire con un percorso di concertazione, rappresenta una maggiore responsabilizzazione di tutto l'assetto territoriale».Una nuova modalità di rapporti, ha sottolineato il presidente della Provincia, con lo Stato nella quale «la vera differenza la farà proprio il livello di funzionalità del sistema».Sulla delega degli ammortizzatori sociali sta lavorando un tavolo provinciale a cui partecipano le parti sociali. «Abbiamo presentato diverse simulazioni - ha spiegato la dirigente del dipartimento lavoro e welfare Livia Ferrario - che riguardano le misure integrative che potranno essere adottale nel momento in cui avremo la delega. Da qui la valutazione di un possibile importo complessivo che si aggirerà sui 7 o 8 milioni di euro anche se la valutazione politica e tecnica completa deve ancora avvenire».
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Partito Democratico del Trentino