Il Pd schiera in lista Vergara e Baggia

Giorni frenetici in vista del varo delle liste che saranno in campo il 27 ottobre.
Il Pd nelle ultime ore ha messo a segno due colpi importanti sulle candidature, incassando il sì di due nomi di peso della società civile: si tratta del noto cardiologo Giuseppe Vergara, ex direttore dell’unità di cardiologia dell’ospedale S.Maria del Carmine di Rovereto, strappato all’Upt che in queste settimane lo aveva molto corteggiato, e dell’avvocato penalista Monica Baggia, uno dei nomi più noti del foro di Trento.
C. Bert, "Trentino", 4 settembre 2013

Vergara - dopo qualche giorno di riflessione - ha dato la sua disponibilità in un incontro ieri con l’assessore (e capolista) Alessandro Olivi, che aveva sostenuto in occasione della campagna per le primarie del centrosinistra. «Un ottima candidatura - commenta Olivi - che rafforza l’impegno del Pd per la sanità ospedaliera alla vigilia della sfida del Not, che non dovrà depotenziare i centri di eccellenza integrata perché, come Vergara sostiene da sempre, l’eccellenza non si ottiene solo nelle grandi strutture».
E' arrivato nelle ultime ore anche il sì dell’avvocato Baggia, che oltre ad essere molto conosciuta a Trento ha anche radici in Rotaliana essendo vissuta per lungo tempo a S.Michele all’Adige.
Confermata anche la disponibilità di Giacobbe Zortea, presidente del parco di Paneveggio e vicesindaco di Siror, mentre per l’Alto Garda dovrebbe essere in lista una donna della Civica di Mario Magnani.
E nella lista Pd entrerà con tutta probabilità anche qualche esponente di Cultura società economia, il movimento fondato da Francesco Pisanu che ha messo la cultura al centro della propria azione, e che dopo una serie di incontri con le forze politiche - preso atto della difficoltà di presentare una - ha optato per una collaborazione con i Democratici.
I socialisti, che si presenteranno con la lista Riformisti per l’autonomia, hanno proposto di candidarsi all’ex segretario della Uil Ermanno Monari, che sta riflettendo. Certa invece la presenza di Valentina Musmeci, della Società italiana delle letterate.
Sul fronte del centrodestra, Forza Italia corteggia un volto noto del giornalismo trentino, Laura Strada, ex caporedattore della Rai di Trento, la quale si è presa anche lei del tempo per riflettere prima di dare una risposta. I nomi sicuri in lista sono il sindaco di Andalo Paolo Catanzaro, la consigliera provinciale Franca Penasa (ex Lega), Vincenzo D’Amico (dipendente Whirlpool), Sara Bertoldi (avvocato), Stefano Genetti (geometra), gli studenti Paola Garbi e Luca Bazzanella, la consigliera della circoscrizione di Gardolo Tamara Marsetti, Angelo Gidiuli attivo nel volontariato, e Alex Partel e Marcello Lazzarin.
Ieri intanto il candidato presidente di Forza Italia Giacomo Bezzi ha incontrato il presidente dell’Associazione artigiani Roberto De Laurentis, segnale dei movimenti in corso nel centrodestra che ancora non ha trovato un candidato presidente. Pesa la chiusura di Mosna e delle civiche, che hanno ribadito il no all’allargamento della coalizione ai partiti nazionali, rispedendo al mittente le richieste arrivate da Forza Italia. I rumors di queste ore danno in ascesa le quotazioni di una lista legata al mondo delle imprese e delle professioni, progetto sul quale spinge un’ampia fetta della base artigiana e che vedrebbe De Laurentis scendere in campo in prima persona dopo il corteggiamento ricevuto da tutti gli schieramenti politici. Resta da capire quale potrebbe essere la collocazione di una lista delle imprese, se autonoma dalle attuali coalizioni in campo - come vorrebbe una parte della base delle categorie economiche di Rete Imprese Italia - o se in coalizione, e quale sarà il ruolo di De Laurentis.
Intanto non si placa la polemica tra Bezzi e Cristano de Eccher, candidato presidente del Pdl (ma il sottosegretario Michaela Biancofiore ha già annunciato che alle provinciali ci sarà solo il simbolo di FI). A Bezzi, che lo aveva accusato di essere «la vecchia politica», de Eccher risponde a muso duro definendolo «grillino a dicembre e berlusconiano a gennaio»: «Dalla magnadora alle lezioni di deontologia. Mosna, Grisenti e Bezzi, è questo il nuovo che avanza? A fare a antagonisti al centrosinisra non possono essere uomini e donne che lì sono cresciuti»