Con la Giunta provinciale di ieri abbiamo approvato importanti ed innovativi provvedimenti per l’occupazione, l’economia, la formazione. In primo luogo si andrà ad estendere l’esenzione Irap alle nuove imprese derivanti da trasformazione, fusione o scissione di imprese preesistenti. In questo modo si sostengono i casi in cui un nuovo imprenditore rileva un’attività svolta in precedenza da un’altra impresa, salvaguardando posti di lavoro e potenzialità produttive e quindi “rimarginando” le ferite apertesi nel tessuto produttivo locale.
Alessandro Olivi, 31 agosto 2013
Un tipico esempio è quello dell’Acciaieria Valsugana, che è stata recentemente rilevata da una nuova proprietà. Con questo provvedimento ci proponiamo di potenziare la capacità del Trentino di incentivare le nuove iniziative e garantire la continuità di attività produttive cessate o in difficoltà. Ancora una volta la tutela dell’occupazione costituisce requisito fondamentale della misura.
Si è poi deciso di attuare un nuovo intervento di sostegno alla finanza d’impresa, anticipando, con il parziale utilizzo di risorse pubbliche e tramite i Confidi, il pagamento dei crediti da concordato. Le organizzazioni imprenditoriali avevano infatti manifestatto una forte preoccupazione circa tempi e rischi nell’incasso, da parte di molte imprese, dei crediti accertati nell’ambito di procedure concorsuali, in particolare i cosiddetti “concordati in continuità”.
Come evidenziato dalle parti imprenditoriali, incertezza e tempistica, legati all’attuale scenario economico, rendono molto difficile il realizzo di questi crediti o, in attesa, l’accesso ai naturali canali bancari. Proprio per questo viene chiesto il finanziamento con strumenti diversi. Questo nuovo, ulteriore sforzo a sostegno della liquidità delle aziende viene compiuto per garantire loro i mezzi finanziari adeguati, anche al fine di mantenere invariati i livelli occupazionali.
Infine un provvedimento per favorire la transizione fra scuola e mondo del lavoro. Sono state infatti ampliate le potenzialità dello strumento della “Bottega scuola”: l’Agenzia del lavoro potrà utilizzarlo per tutte le attività formative programmate nell’ambito delle politiche del lavoro. La sua attività non sarà più limitata ai soli tirocinanti, ma rivolta a tutto il bacino dei potenziali utilizzatori del mondo del lavoro, come ad esempio gli apprendisti o i lavoratori in mobilità che richiedono una riqualificazione.