L’Assemblea provinciale del Partito Democratico del Trentino, preso atto delle dimissioni del Segretario provinciale, ha deciso di attivare la procedura congressuale per la rielezione del segretario e dell’Assemblea, che si terrà dopo le elezioni provinciali, e comunque entro l’anno. Gli organismi dirigenti rimarranno in carica fino al congresso, ma l'Assemblea ha deciso di affrontare le elezioni con una riorganizzazione straordinaria del partito, che è comunque volta alla prosecuzione della gestione unitaria del partito assicurando il coinvolgimento di tutti. Trento, 28 agosto 2013
Tale riorganizzazione prevede la figura di un coordinatore politico del partito, con il compito di gestire la campagna elettorale e di coordinare l'iniziativa del partito.
L'assemblea ha eletto a scrutinio segreto con 41 voti su 45 votantiItalo Gilmozzi, componente della Assemblea e amministratore del Comune di Trento, quale coordinatore del partito che gestirà la campagna elettorale e l'iniziativa politica del PD, rappresentando dunque il PD fino al congresso.
Il coordinatore si raccorderà con gli organismi del partito e si avvarrà della collaborazione del gruppo programmatico, del coordinamento territoriale e di un gruppo operativo che sarà da lui individuato.
L'assemblea ha infatti confermato il gruppo di lavoro per la redazione del programma elettorale formato dagli assessori e dai consiglieri provinciali e dai responsabili dei gruppi di lavoro, il cui coordinamento è stato affidato a Alessandro Olivi, che ne curerà i rapporti con la coalizione e con il candidato Presidente.
Allo stesso modo è stato approvato il coordinamento territoriale del partito composto dai coordinatori delle Comunità di valle e dai coordinatori/segretari cittadini, che si è dato un referente/portavoce (Giuliano Muzio, attuale coordinatore della Vallagarina).
L'Assemblea ha quindi approvato all'unanimità la seguente mozione su quanto sta accadendo a livello nazionale:
“L'Assemblea del Partito Democratico del Trentino, in vista del voto parlamentare che dovrà prendere atto della sentenza definitiva di condanna riguardante il senatore Berlusconi, invita con forza i gruppi parlamentari ad assumere le decisioni più corrette e lineari, nel pieno rispetto dei diversi poteri dello Stato, senza alcuna cessione a valutazioni di tipo diverso che finirebbero per minare un cardine della nostra democrazia”.
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