Il Pd di Mezzolombardo ha deciso di rompere il silenzio che lo ha caratterizzato in questi mesi. Un periodo non certo sereno per i partiti di centrosinistra che appoggiano la giunta Helfer: l'uscita dell'Upt dalla maggioranza, la richiesta di risarcimento per circa 750 mila euro presentata dalla famiglia de Cles per il cambio di destinazione del loro terreno su cui doveva essere costruita la piscina e per ultimo, come ordine di tempo, il "no" del Patt alla staffetta col Pd per il ruolo di vicario dell'amministrazione comunale.
A. Asson, "Trentino", 20 agosto 2013
«Il nostro atteggiamento – racconta Sacha De Carli segretario del Pd – è dovuto ad una scelta di responsabilità per non appesantire il clima già teso all'interno della coalizione». La tensione di cui parla De Carli riguarda la richiesta di promuovere al ruolo di vice sindaco l'assessore alla promozione del territorio Maria Pia Gottardi, del Pd. Poltrona che attualmente ricopre Danilo Viola, volto storico del Patt a Mezzolombardo, che ha già risposto picche alla proposta.
«Questa richiesta – racconta il segretario del Pd - è stata recentemente esplicitata dal sindaco ai partiti della coalizione che compongono la giunta. Ricordo il patto che a metà mandato venisse effettuata una staffetta tra l'assessore Bridi (Patt) ed un rappresentante del nostro gruppo – prosegue De Carli – ma per le note questioni che abbiamo dovuto affrontare (le dimissioni del consigliere Vukic eletto nel Pd ndr), c'è stato un ritardo nei tempi di esecuzione. Riscontra quindi il nostro favore, nell'ottica del buon proseguimento di questo governo, la promozione di Maria Pia Gottardi al ruolo di vice Helfer».
La matassa è veramente ingarbugliata. Il motivo principale è che a Mezzolombardo sembrano esserci i doppioni di partito: come esiste un Upt di maggioranza (l'assessore Polo) ed una di minoranza (Weber e Murari), anche nel Patt è in atto questo sdoppiamento: la Stella alpina dei tre assessori Viola, Bridi e Guadagnini non disposta a trattare sul vicario dell'amministrazione a tal punto da non escludere una crisi di giunta se ciò avvenisse e quella della direzione del partito che, seppur critico nei confronti di alcune scelte operate dall'amministrazione, per bocca del suo segretario Dario Chilovi sembra più possibilista: «A noi interessa il futuro del paese non le deleghe». Il braccio di ferro sembra quindi continuare. Qualcuna delle parti dovrà sicuramente fare un passo indietro. Il segreterio del Pd De Carli su questo mette le mani avanti e conclude: «Non ci sarà nessuna crisi di giunta a questo proposito addebitabile al nostro gruppo, il cui intento primario è la realizzazione del programma di consigliatura».