E' piaciuta molto a Dolma Gyari, Ministro dell'interno del Tibet in esilio in India, l'esortazione del Presidente Bruno Dorigatti a conquistare e costruire l'autonomia quotidianamente. "Grazie per lo spunto, ci rifletterò: forse l'approccio giusto è quello dei piccoli step, giorno dopo giorno" ha detto la Ministro che è stata accolta a Palazzo Trentini dal Presidente del Consiglio provinciale, insieme a Michele Nardelli e Roberto Pinter, accompagnata da alcune ragazze tibetane studentesse presso l'università degli studi di Trento.
M. Casata, http://www.consiglio.provincia.tn.it, 5 agosto 2013
Il rapporto di amicizia che lega il Trentino al Tibet, testimoniato in passato anche dalle numerose visite del Dalai Lama, sono il contesto in cui si inserisce la visita. Dolma Gyari ha ammesso che il Trentino rappresenta per il Tibet un punto di riferimento privilegiato, anche e soprattutto nella ricerca del modello autonomistico a cui guardare. "Qui troviamo" ha detto "oltre che un sentimento di grande amicizia, il sostegno ufficiale delle istituzioni e questo per noi è di particolare importanza". Il Ministro ha concluso con l'appello al Presidente affinché si faccia portavoce della causa tibetana, presso le assemblee dei territori autonomi o nelle sedi che eventualmente vedono riuniti i territori europei dotati di un sistema autonomistico. "Voi dall'esterno, unendo le forze" ha suggerito "potete aiutarci e indicarci la strada da seguire verso l'indipendenza non violenta dalla Cina".
Il Presidente Dorigatti ha assicurato che non verrà meno il sostegno delle istituzioni trentine al Tibet e anche l'incontro di oggi è un passaggio nella quotidiana ricerca di indipendenza del Tibet dalla Cina: un messaggio in più di testimonianza del sostegno internazionale alla causa tibetana. "L'autonomia, come la democrazia, va conquistata quotidianamente", ha aggiunto.
Infine Roberto Pinter, ispiratore e sostenitore da sempre dei rapporti con il Tibet, ha ricordato i progetti di cooperazione internazionale condotti da questa Provincia a sostegno del popolo tibetano, ultimo tra tutti un progetto molto interessante di telemedicina: una serie di interventi di sostegno e di sviluppo, che valgono anche ai fini della rivendicazione dell'autonomia politica del Tibet.
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