«Dobbiamo rapidamente trovare chi traghetterà il partito fino al congresso, perché la gente è stufa di vederci divisi. E non è mettendo i veti che usciamo da questa situazione». E' questo l'accorato appello che il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, rivolge al suo partito.
L. Pianesi, "Trentino", 5 agosto 2013
Un Pd che in questi giorni sembra come un pugile knock-out, stordito da un colpo troppo forte per recuperare lo stato di coscienza. La debacle delle primarie e le conseguenti dimissioni del segretario Michele Nicoletti, infatti, non sono ancora superate.
L’assemblea che dovrà scegliere chi traghetterà il partito fino al congresso di fine anno, quello che porterà alla nomina del nuovo segretario provinciale, ancora tarda. Oggi l’ipotesi più quotata è che venga nominato un pool di personalità non divisive, una troika, che possa rimettere in carreggiata il Partito democratico e lo guidi attraverso le elezioni provinciali di fine ottobre.
Ma è sui nomi che ancora non c’è accordo. «Dobbiamo smetterla con i litigi - commenta Andreatta - non è sottolineando differenze e distanze che possiamo andare avanti. Al contrario, dobbiamo tornare a lavorare sui punti di convergenza e fare sintesi. E questa dev’essere la caratteristica più importante che dovrà avere chi ci traghetterà fino al congresso. Non importa che sia una persona, due, tre, quattro. L’importante è essere di nuovo capaci di fare sintesi. Per questo dobbiamo smetterla con i battitori liberi. Bisogna cambiare approccio. Serve che si faccia tutti un passo indietro per permettere al partito di fare un passo avanti». Ma di passi indietro, al momento, se ne vedono pochi. E anche la sintesi sembra ancora molto lontana. Al contrario, non si fa a tempo a fare il nome di uno dei possibili traghettatori che scattano i veti incrociati e le bocciature.
L’ultimo, quello di Lucia Fronza Crepaz, è stato immediatamente cassato dal duo Dorigatti-Pinter, nonostante avesse ricevuto l’approvazione di vari big del partito, da Michele Nicoletti a Luca Zeni, da Donata Borgo Re a Mattia Civico. «Anch’io penso che Lucia Fronza Crepaz potrebbe essere una buona guida, per il partito, in questa difficile fase - spiega il sindaco Andreatta - e apprezzo anche i nomi che sono stati fatti in questi giorni, da quello di Gilmozzi a quello di Froner. Quello che credo, invece, non si debba fare è proprio porre dei veti. Fronza Crepaz è una persona equilibrata, con esperienza, che ha nelle sue corde la capacità di unire. In ogni caso - conclude Andreatta - dobbiamo fare presto.
Nominato la, o le, persone che ci traghetteranno fino al congresso, dobbiamo metterci subito a lavorare per dare un grosso contributo al programma di Ugo Rossi per le elezioni provinciali e per formare una nostra lista forte e autorevole con 35 nomi validi e in grado di aiutare la coalizione. La gente ha bisogno di vedere che siamo tornati ad essere un partito autenticamente popolare capace di rivolgersi a tutti, dai giovani ai pensionati. E anche se la situazione al momento non è facile io sono molto fiducioso. Riusciremo a mettere in campo idee e persone di valore, ne sono certo.