Comunicato stampa - AL LAVORO LA COMMISSIONE ELETTORALE

Il Partito Democratico del Trentino, ha avviato, attraverso la propria Commissione elettorale, la fase di raccolta ed individuazione delle candidature per la composizione della lista per le provinciali del prossimo ottobre.
La commissione sta incontrando, nelle diverse sedi territoriali, tutti i Coordinamenti di Valle, per ragionare insieme sui criteri e sulle modalità di selezione dei candidati.
Obiettivo del Partito Democratico coinvolgere tutti quanti hanno desiderio di contribuire al futuro del Trentino e per questo è stata aperta anche una apposita casella raggiungibile all'indirizzo pdprovinciali2013@gmail.com alla quale chi ritenesse di proporre la propria candidatura potrà inviare il proprio curriculum che verrà vagliato dalla Commissione.

Da "L'Adige" di oggi, 1 agosto 2013
In attesa di vedere quanti saranno gli aspiranti candidati del Pd, la commissione elettorale, presieduta da Piergiorgio Sester, ha avviato la fase di raccolta ed individuazione delle candidature per la composizione della lista per le provinciali del prossimo ottobre incontrando, nelle diverse sedi territoriali, tutti i Coordinamenti di Valle, per ragionare insieme sui criteri e sulle modalità di selezione dei candidati. 
La commissione elettorale del Pd, che è composta da dieci persone espressione delle diverse «anime» del partito, e lunedì scorso è finita al centro delle polemiche interne al partito per aver deciso a maggioranza (8 membri contro 2) di indicare Alessandro Olivi come capolista, proprio all'indomani dell'infuocata assemblea di domenica in cui il capogruppo provinciale Luca Zeni e altri membri dell'assemblea avevano espresso la loro contrarietà all'indicazione di Olivi, che ha perso le primarie, come capolista.
«La commissione - spiega Sester - molto serenamente ha scelto Olivi non per risarcire qualcuno ma in coerenza con un progetto che il Pd non getta nel cestino e con il lavoro fatto in questi cinque anni dalla giunta a favore delle imprese e del lavoro. Ci sottraiamo dunque a liti e beghe».