Questa è solo una traccia: aspettiamo commenti, integrazioni e suggerimenti!
Prima analisi sulle emergenze ambientali
Presenti: Luca Tomazzolli, Federica De Luca, Roberto Valcanover, Nicola Salvati, Maurizio Fauri, Gianantonio Pflegher, Silvia Alba, Ilaria Pedrini
Premessa: il presente resoconto non può e non vuole essere un verbale esaustivo delle tante cose dette nella riunione, avvenuta in modo molto colloquiale e dunque difficile da trascrivere nel bel clima che si è creato. Vuole essere una traccia scritta di quanto avvenuto, utile alle prossime convocazioni.
Il momento era molto atteso, anche perchè più volte rimandato per motivi legati alla campagna elettorale della città.
Gli intervenuti erano persone molto competenti nel loro specifico campo e si è assistito ad un confronto di alto livello e partecipazione, che ha toccato tutti i maggiori temi dell'attualità in Trentino: gestione rifiuti, risparmio energetico, fonti alternative, APPA ed educazione ambientale, controlli.
Si è detto anzitutto che uno dei compiti del Partito Democratico può e deve essere una sensibilizzazione dei cittadini alle potenzialità di risparmio energetico e alle opportunità di investimenti (e alle loro remunerazioni) in energie alternative. Specialmente sul fronte ambientale la “partecipazione” diventa una scelta chiave.
Si è parlato della necessità di mettere le mani avanti su future scelte del Governo con una “moratoria” sull'uso del territorio per siti termonucleari, sull'esempio della città di Friburgo (abbiamo un piano e vogliamo diventare autosufficienti).
Si concordava che non esitono problemi tecnici in tema di energie pulite ma solo problemi culturali e quindi politici a far circolare le informazioni e a far maturare le scelte più opportune (perchè non cominciare con la costruzione dei nuovi edifici pubblici? Perchè chiediamo al fotovoltaico di avere un ritorno in termini economici? Perchè non lo chiediamo ai tanti tunnel costruiti in questi anni?)
Fauri, in proposito, ha citato Einstein: “Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che lo ha generato”.
Alba ha messo a disposizione la sua competenza di architetto esperta in processi partecipativi e ha parlato di un “investimento educativo” che compete al partito.
Molto si è dibattuto attorno al ruolo e alle responsabilità dell'APPA, auspicando un suo recupero di incidenza e professionalità.
Salvati ci ha aggiornati a lungo circa la situazione del progettato inceneritore e dei relativi bidigestori, dal lato tecnico e politico e rispetto all'evoluzione del tema negli ultimi anni.
Visto l'interesse e i molti argomenti sul tavolo, ci si è lasciati con la promessa di riconvocare a breve il gruppo e di allargarlo ad altri interessati.