Trento, 27 luglio - La cronaca di questi giorni travisa lo scopo e l’intendimento dell’iniziativa che ha portato alla riunione dei segretari dei Circoli del PDT, allargata ai direttivi che desideravano partecipare. Un’iniziativa nata spontaneamente da un gruppo di Segretari che, in questo momento particolarmente delicato, ha sentito la necessità di condividere con gli altri Segretari proposte e riflessioni, con l’obiettivo di dare un contributo alla Direzione del Partito Democratico, utile al lavoro da qui ai prossimi mesi.
Dentro il PD, per il PD.
Alla riunione del 26 luglio erano presenti 45 persone in rappresentanza di 24 Circoli, di questi 17 segretari e 2 delegati.
Una partecipazione larga e qualificata tenendo conto della situazione effettiva dell'organizzazione territoriale.
Un primo segnale che indica la volontà e la necessità di valorizzare il ruolo dei Circoli, che si impegnano ad essere protagonisti della fase politica che ci separa dalle elezioni provinciali d'autunno.
Dopo un confronto approfondito, si è passati alle votazioni su punti specifici, per dare precise indicazioni su come affrontare la fase immediata.
A tal scopo si è concordato di esercitare il diritto di voto, affidato ai soli Segretari o ai loro Delegati ufficiali.
Non tutti i Segretari hanno aderito alla modalità della votazione finale.
Il Segretario Lorandi (Circolo di Rovereto) non sottoscrive il documento.
L’esito finale di questa nuova modalità partecipativa - che non ha connotati vincolanti – è stata apprezzata e i partecipanti hanno condiviso l’opportunità di rendere ordinario tale metodo.
E’ emerso un orientamento prevalente riassumibile nei seguenti punti:
- l’attuale Dirigenza sia rinnovata profondamente
- l’Assemblea provveda immediatamente , così come le necessità impongono, a dare al Partito tutti gli strumenti per fare la competizione elettorale e vincerla. Che già nella prossima Assemblea si adotti una soluzione organizzativa. Dal 29 luglio il PD dovrà essere pronto e autenticamente unito per la competizione elettorale.
- In attesa di poter celebrare il Congresso, vogliamo che il PDT rivolga subito tutta la propria attenzione all’elaborazione di una linea politica chiara, distintiva e forte che contribuisca a definire un programma che ci renda riconoscibili, credibili, affidabili.
Si impone in questo momento dare un forte segnale di cambiamento interno e soprattutto all’esterno.
Dobbiamo riuscire a guardare avanti e recuperare la capacità di fare squadra.