Il consigliere provinciale Pd Mattia Civico ha dato mandato al proprio legale di depositare un esposto alla Procura della Repubblica di Trento contro le «farneticanti dichiarazioni di Paolo Serafini» riguardanti il ministro per l'integrazione Cecile Kyenge.
A. Tomasi, "L'Adige", 18 luglio 2013
«Le violente e offensive espressioni usate dal signor Paolo Serafini per attaccare la ministra Kyenge, i farneticanti riferimenti al fascismo e al "buon Benito" che inneggiano addirittura alla necessità di un ritorno al "riecheggiare delle armi" sono il segno di un inaccettabile imbarbarimento - scrive Civico -. Si é superato di gran lunga il limite entro il quale é consentito esprimere il proprio pensiero e la critica politica. Vi é un evidente ricorso ad espressioni diffamatorie con l'aggravante delle motivazioni razziali, una disinvolta apologia del fascismo e uno sconsiderato inneggiamento all'utilizzo delle armi».
Il «caso Serafini- Kyenge» scoppia lo stesso giorno in cui arriva la notizia della condanna dell'ex consigliera di Circoscrizione di Padova Dolores Valandro nel processo che la vedeva imputata per istigazione a commettere atti di violenza sessuale per motivi razziali, dopo aver scritto sulla propria sua pagina Facebook «mai nessuno che se la stupri...»
all'indirizzo del ministro Kyenge. Non era riferito alla Kyenge - ha aggiunto - Mi è dispiaciuto vedere che il ministro non ha avuto parole di sostegno nei confronti delle donne". "Il ministro poteva essere di qualsiasi colore».
E all'ex ministro Roberto Calderoli l'aver paragonato a un orango, lo scorso sabato, il ministro per l'Integrazione del Governo in carica, formato da Pd e Pdl, è costato l'apertura di un procedimenrto penale per diffamazione aggravata dall'odio razziale.