Il segretario del Pd trentino, Michele Nicoletti, questa sera sarà al fianco del candidato del partito alle primarie, l'assessore all'industria Alessandro Olivi, in un dibattito pubblico a Brentonico. Il primo al quale l'onorevole, impegnato a Roma, partecipa dall'inizio della campagna elettorale, mentre ha organizzato vari incontri tra Olivi e persone del mondo dell'università, la scuola e la cultura, per far conoscere il candidato, e sta sollecitando i segretari dei circoli ad attivarsi in vari modi per contattare le persone «porta a porta» per invitarle al voto.L. Patruno, "L'Adige", 6 luglio 2013
«Ho grandissima fiducia - esordisce Nicoletti - che il messaggio di Olivi e del Pd insieme sarà convincente per la maggioranza degli elettori delle primarie. Una leadership democratica è anche una garanzia per una coalizione molto ampia, dal Patt ai Verdi, ma che si qualifica di centrosinistra». Segretario Nicoletti, c'è chi sostiene che se alle primarie parteciperanno pochi elettori questo indebolirà invece che rafforzare il candidato presidente del centrosinistra. Lei vede questo pericolo? No. Se decidiamo in 6 in una stanza si più dire che è un candidato più forte di uno scelto anche solo da 6.000 persone? Io direi che le primarie resterebbero comunque uno strumento di selezione che consente una discussione pubblica, anticipando la campagna elettorale, che permette di farci conoscere e far conoscere il candidato presidente. In questa campagna elettorale stanno emergendo anche delle differenze tra i candidati. Le sembra positivo? A me sembra che si stia sviluppando un dibattito molto corretto e utile, che fa emergere questioni fondamentali. Le primarie rafforzano e consolidano la coalizione e non la mettono in tensione. Ho molto apprezzato che tutti i candidati, a partire dal nostro Olivi, abbiano messo al centro in questi giorni i problemi del Trentino prima delle questioni elettorali e si è visto quando è esploso il caso Whirlpool. Vedo che ci sono giustamente delle distinzioni. Ho visto che Rossi, ad esempio, ha fatto aperture sulla Valdastico, ma al tempo stesso c'è una condivisione di prospettiva di fondo. Pensa che il 13 luglio riuscirete ad attirare molti trentini ai seggi, nonostante il sabato estivo? Penso che l'attenzione sia grande e io ho sentore che il cammino che abbiamo fatto nel Pd sia molto positivo e vedo tutti molto convinti e impegnati. Mi sembra che Alessandro Olivi sta uscendo molto bene in questo cammino. Lo conoscevamo come assessore all'industria e ora che deve occuparsi di tutto e girare tutto il territorio e andare incontro a sensibilità diverse sta facendo molto bene assumendo un profilo di candidato presidente della Provincia che esprime la complessità del Pd. Sta facendo molto bene sul caso Whirlpool e sta prospettando elementi di visione di cui abbiamo bisogno. Abbiamo fatto una scelta positiva. Quello che sta emergendo è che uno dei grandi elementi di forza del Pd sono i suoi amministratori locali in tutta Italia: dai sindaci, assessori, presidenti di Province e Regioni. Lo stesso vale per il Trentino dove i nostri amministratori sono una rete importante sul territorio.
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