L’appuntamento del 13 luglio prossimo segna una svolta nella politica trentina degli ultimi anni. Il centrosinistra autonomista raduna per la prima volta i suoi elettori per la scelta del candidato Presidente della Provincia con le elezioni primarie.
Trento, 4 luglio 2013
Sarà un appuntamento fondamentale per molti motivi, in primis per il Partito Democratico del Trentino che potrà ribadire con forza, grazie all’autorevole candidatura di Alessandro Olivi, il suo ruolo di perno politico della coalizione e la sua idea di futuro del Trentino, un Trentino che cambia!
Questo appuntamento è importante soprattutto per il futuro di alcune tematiche a noi care, quali la formazione e l’occupazione giovanile.
Nella nostra vita di cittadini tra i venti e i trent’anni questi due temi sono interconnessi strettamente. La formazione prepara le donne e gli uomini al mondo del lavoro. L’acquisizione della tanto famigerata “esperienza”, necessaria spesso per entrare nel mondo del lavoro, deve essere sostenuta, dando la possibilità di praticare gli studi fatti e creando importanti occasioni per partire. Le politiche legate al binomio formazione-occupazione sono complesse e sono un nodo cruciale per il nostro partito, che si candida alla guida del Trentino.
Qui in Trentino abbiamo la fortuna di poter partire da una base solida: il patrimonio locale, dal punto di vista della formazione, della ricerca, della professionalità, è davvero ricco e va valorizzato al massimo. Basti pensare ai numerosi centri di ricerca, su tutti la FBK, il Centro Mente e Cervello, affiliati all’Università di Trento, all’eccellenza di molti Dipartimenti che attirano studenti da tutto il mondo, al futuro Polo della Meccatronica di Rovereto, alle numerose scuole professionali presenti sul territorio.
In Trentino è ben radicata la cultura della cooperazione, del volontariato, dell’associazionismo e della promozione sociale. Un capitale da non disperdere, ma da tramandare alle nuove generazioni e che può essere fonte di sviluppo.
Le iniziative messe in campo negli ultimi anni dalla Giunta provinciale, tra cui l’acquisizione della delega sull’Università e la Ricerca, rappresentano passi importantissimi. Bisogna saper investire sia nel diritto allo studio, cercando di superare i recenti tagli all’Opera Universitaria, sia nel diritto al lavoro specie nel periodo di inserimento. È prioritario favorire gli scambi tra formazione e impresa, potenziare il sistema di apprendistato e di tirocinio, sostenere gli scambi internazionali. Il Trentino è terra europea innanzitutto. Ecco che il ruolo dell’Euregio e dei rapporti con Bolzano e Innsbruck sono fondamentali per il futuro della formazione e dell’occupazione.
Altri settori su cui la politica deve puntare l’attenzione e nei quali può esserci futuro per i giovani sono soprattutto l’agricoltura, l’ambiente e il turismo. Le realtà eccellenti, oltre al nostro Ateneo, sono tantissime, basti pensare all’Istituto Agrario di S. Michele, alla scuola alberghiera del Varone, al Liceo della Montagna di Tione. Anche il settore sociale è molto radicato in Trentino e offre numerose opportunità col valore aggiunto delle ricadute in termini di benessere e coesione delle comunità.
In questa direzione la scommessa è quella di riorientare il lavoro, la cultura, le produzioni, i servizi, il welfare. In un momento così difficile, in cui le risorse sono poche, il ruolo della politica deve essere anche quello di favorire, sostenere e facilitare l'incontro fra giovani con professionalità diverse, affinché possano formarsi nuove sinergie e reti di relazioni che rendano sempre più forte e vitale il tessuto socio-economico del Trentino.
Liberare e mobilitare le risorse per la salvaguardia e la crescita del nostro territorio contribuisce a promuovere e consolidare un senso di appartenenza alla comunità. L’incertezza del mondo giovanile in relazione alle prospettive di vita è dovuta all’assenza di un patto generazionale che ne rilanci la centralità e che aumenti la cessione di responsabilità per la creazione dell’esperienza.
Al Partito Democratico del Trentino compete valorizzare questo immenso patrimonio nei nuovi scenari economico-sociali. Senza nostalgie, perché la continuità più autentica con la storia e l’esperienza del nostro territorio sta nel continuare a cambiare, investendo sui nuovi progetti di sviluppo e di integrazione tra cultura e formazione, tra impresa e lavoro, accettando la sfida delle novità di oggi e soprattutto di domani.
Tutte queste sono prove impegnative, che si debbono vincere nella prossima legislatura provinciale con una classe dirigente all'altezza delle sfide da affrontare.
Noi vogliamo partire dall’esperienza maturata in questi anni da Alessandro Olivi, Assessore provinciale all’Industria, Artigianato e Commercio, e rivolgiamo questo appello ai cittadini trentini invitandoli a sostenere la nostra idea di Trentino alle Primarie di coalizione del 13 luglio prossimo.
Per un Trentino che cambia!
Marco Laezza, Elisabetta Bozzarelli, Lorenzo Passerini, Cecilia Meggio, Enrico Turra, Cristina Frassoni, Giuseppina Sarni, Eleonora Angelini, Davide Nicolussi Moz, Gabriele Hamel, Andrea La Malfa, Giacomo Pasquazzo, Giulia Merlo, Alessandro Briganti, Luisa Filippi, Egon Angeli, Francesco Crepaz, Pierfrancesco Rensi, Rudi Chistè, Sacha De Carli, Lorenzo Beatrici.