"Sono quattro le parole chiave su cui fondare l'azione del Governo: Parlamento, credibilità, riforme e Stati Uniti d'Europa. Quest'ultima, risuonata in questa Aula con una forza ed una enfasi che non ricordavamo da tempo, deve essere un obiettivo forte della sua iniziativa". Così il senatore del Partito democratico Giorgio Tonini, capogruppo in Commissione Esteri a Palazzo Madama.
Roma, 21 maggio 2013
"Siamo in piena sintonia con le linee e le considerazioni espresse dal presidente del Consiglio Letta - sottolinea Tonini - in vista del Consiglio europeo di domani e di giugno. Apprezziamo soprattutto l'impegno e lo spirito con il quale affronterà questo importante appuntamento in una fase in cui la crisi è così pressante e bisogna trovare al più presto possibili vie di uscite. In quest'ottica, guardando alla crisi italiana, è impensabile pensare di risolverla senza una prospettiva europea. Serve una solidarietà forte tra Governo e Parlamento, il cui pieno coinvolgimento è un fatto doveroso ma è anche una grande ed importante risorsa negoziale. Il nostro Paese sta riguadagnando credibilità. Negli ultimi due anni l'Italia ha preso decisioni difficili in modo condiviso, largamente condiviso, ed ha riconquistato faticosamente, a prezzo di grandi sacrifici, la sua credibilità in Europa. Oggi il segno di questa ritrovata credibilità sta in un punto cruciale: la chiusura della procedura di infrazione per deficit eccessivo". "C'è un modo solo - conclude l'esponente pd - per riconciliare la dimensione della stabilità con quella della crescita, promuovere le riforme e abbandonare la politica del corto respiro. L'efficacia della nostra azione non può prescindere dal recupero di un ruolo importante del nostro Paese in Europa".