La riunione di coalizione di domani? Probabilmente decisiva sul programma di massima per le provinciali, quasi sicuramente interlocutoria per i nomi dei candidati alle primarie e anche per il metodo con cui si definirà il leader delle prossime provinciali. Lo fa capire Roberto Pinter, presidente del Pd, che chiarisce come domani pomeriggio mancherà il segretario del partito Michele Nicoletti (impegnato alla Camera a Roma) e come si cercherà di definire l'orientamento definitivo della coalizione su primarie o sulla ricerca di un nome (del Pd) che possa unire tutti.
"L'Adige", 19 maggio 2013
«Chi dice che le primarie risolvono tutti i problemi della coalizione - afferma Pinter - non dice il vero. Con le primarie si risolve la questione di chi corre per la presidenza, ma non il fatto che si trovi una persona nella quale sicuramente tutta la coalizione si riconosce». Per questo domani il Pd percorrerà il piano A, ovvero «la ricerca di una persona che unifichi» e che quindi eviti le primarie. Altrimenti, «si andrà sul piano B: quello delle primarie».
Col Patt Pinter è d'accordo quando si parla di «rischio sfilacciamento, poi difficile da ricomporre» e di tempi «ormai quasi oltre il ragionevole. Per questo se non sarà lunedì, entro la settimana si dovrà decidere» se andare o meno alle primarie.
«La premessa in ogni caso - e su questo tutte le forze politiche si erano espresse in questo senso - è che se non c'è l'intesa su un nome unitario allora si fanno le primarie» chiarisce ancora Pinter. Dell'esito della riunione di coalizione Pinter parlerà all'assemblea del Pd, ma solo se ci saranno elementi concreti che usciranno dal tavolo con Patt e Upt.
Una linea molto vicina a quella dell'Upt che, a quanto pare, domani sera terrà una nuova riunione dei propri organismi direttivi. Il segretario Flavia Fontana mette in evidenza come «sia fondamentale prima che ci sia un programma e poi si parli di nomi». Al Patt che chiede ai colleghi di coalizione di proporre concretamente i nominativi e di metterli sul tavolo, il segretario dell'Upt chiarisce «di avere i nomi, ma di attendere ancora» che ci sia una situazione più chiara sulle primarie stesse. Sulle quali, conferma ancora Fontana «noi abbiamo sempre tenuto una posizione molto trasparente: bisogna vedere se le primarie si fanno o meno. Riteniamo che non siano la soluzione dei problemi della coalizione». Per l'Upt le priorità sono quelle dei contenuti e poi dei nomi: «Prima ragioniamo sul programma e poi delle persone. L'importante, infatti, è che la coalizione ci sia e, soprattutto, che sia compatta».
L'Upt si riunirà la serata di lunedì per definire la strategia e decidere sulle eventuali proposte che dovessero uscire dal tavolo di coalizione. In ogni caso, entro la settimana dovrà essere definita la situazione per evitare di arrivare troppo tardi per l'organizzazione delle primarie.