Buona partecipazione, nonostante l'orario non proprio canonico (alle 18) per il convegno sulla mobilità organizzato ieri dal circolo Pd di Povo nella sala dell'ex circoscrizione. Qualificato il tavolo dei relatori a partire dall'ingegnere Ezio Facchin presidente di Trentino Trasporti, dal dottor Marco Danzi della Qnex, societa' di consulenza su servizi e trasporti e dal moderatore Alberto Salizzoni, presidente della commissione urbanistica comunale. P. Giacomoni, "L'Adige", 10 maggio 2013
Altrettanto autorevole la presenza in sala con gli assessori comunali Marchesi e Gilmozzi, Daria de Pretis, rettrice dell'Università di Trento, Roberto Pallanch per l'Opera Universitaria, i direttori delle facoltà collinari, molti consiglieri comunali, provinciali, circoscrizionali, il presidente della casa di riposo «Marcgherita Grazioli» e i rappresentanti degli studenti. Abbandonati, almeno nella prima fase, i progetti faraonici di telecabine, scale mobili e tapis roulant, la discussione si è praticamente concentrata sull'adeguamento e la razionalizzazione del trasporto pubblico esistente a partire dagli autobus per arrivare alla ferrovia della Valsugana «... non ancora all'altezza - ha detto il presidente di Trentino Trasporti Ezio Facchin - con frequenze di corse scoraggianti e scarso appeal per i pendolari...», fino all'adattamento dei percorsi pedonali tenendo anche conto di mezzi di trasporto alternativi al mezzo pubblico: bici elettriche e car sharing, attraverso apposite convenzioni con l'università. Unica concessione alle «grandi opere», la possibilità di valutare una progettazione per collegare la «Busa» (ex Dame di Sion) con Mesiano per superare agevolmente il dislivello più impegnativo di tutto il percorso, anche attraverso un inevitabile aggiornamento del Pum (il piano urbanistico della mobilità). Marco Danzi della Qnex si è concentrato sul trasporto urbano su gomma analizzando utenze e frequenza delle corse, arrivando all'ipotesi di orari differenziati con un aumento di mezzi e un drastico aumento delle frequenze (5 minuti), nelle fasce più critiche, a ripensare alcuni tragitti e a una revisione delle fermate. Dopo i molti incontri ai tavoli di lavoro sul problema, da parte sua l'assessore comunale Marchesi ha annunciato la stesura a breve termine di un «Accordo di programma» tra Comune, Provincia e Università che sia finalmente vincolante per l'amministrazione e possa in tempi brevi essere pienamente operativo. Daria de Pretis Rettrice dell'Università di Trento, di concerto con i direttori di facoltà, pur sottolineando che «L'Università di Trento è un utente e non un erogatore di servizi», si è impegnata formalmente a una profonda revisione dell'inizio lezioni, indispensabile per «alleggerire» alcune corse sovraffollate, con almeno tre fasce distinte tra le varie facoltà. «Proporremo inoltre ai vari docenti - ha aggiunto la rettrice- anche di coinvolgere studenti o gruppi di studenti per progettare e proporre soluzioni innovative per migliorare la questione della viabilità». Un ulteriore utile momento di approfondimento che ha avuto quantomeno il merito di tenere mosse le acque, con l'obiettivo di arrivare finalmente a qualcosa di concreto almeno prima dell'apertura del secondo lotto dell'università ormai in fase di ultimazione, che porterà giornalmente in collina un'ulteriore massa di studenti.
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