«Io purtroppo ho ricevuto una convocazione della Camera imprevista, lunedì pomeriggio, quando già era prevista l'assemblea, però mi pareva che alcune questioni fossero state bene istruite e impostate e dunque che l'assemblea potesse procedere». Il deputato-segretario del Pd trentino, Michele Nicoletti, spiega così la sua assenza lunedì dalla burrascosa assemblea chiamata a decidere sulle primarie, che ha determinato il rinvio della questione più delicata riguardo alla selezione del candidato del Pd da presentare alla coalizione.
L. Patruno, "L'Adige", 8 maggio 2013
Segretario Nicoletti, secondo lei l'assemblea avrebbe dovuto votare lunedì anche se lei non c'era?
Il segretario è solo l'organo che esegue i deliberati politici dell'assemblea, se avesse voluto procedere avrebbe potuto farlo.
Dice che le questioni erano impostate, ma su quelle (in particolare primarie del Pd sì o no) l'assemblea si è spaccata in due. Lei come avrebbe votato?
Beh, sono state presentate alcune mozioni rese note all'ultimo momento e di alcune non avevo preso visione. Però, io osserverei che c'è un dato politico molto rilevante ed è che la coalizione c'è e la volontà di stare assieme è stata fortemente riaffermata dai nostri partner. Qualcuno ha agitato il fantasma della rottura della coalizione invece non è così. Il secondo dato è che dopo che Pacher si è detto indisponibile a proseguire il suo impegno, la proposta di primarie di coalizione è stata condivisa dal Patt e c'è stata anche un'apertura significativa da parte dell'Upt. Questo non è ancora definitivo ma è un segnale importante.
Quindi dice che si può dare per scontato che si faranno le primarie di coalizione per la scelta del candidato presidente e che ci starà anche l'Upt?
Dico che adesso si tratta di fare un incontro con la coalizione per verificare se questa decisione è definitiva, se possiamo fissare una data, i contorni della coalizione, i contenuti e le modalità di presentazione delle candidature.
Quando vi troverete?
Io spero a giorni. È chiaro che dalla decisione su come si svolgeranno le primarie di coalizione e che deciderà la coalizione discendono le decisioni fondamentali che riguardano il nostro partito.
Perché se si fanno le primarie a doppio turno non farete prima quelle del Pd. Ma allora non aveva senso che l'assemblea votasse su questo lunedì scorso, no?
Attenzione, per quanto io avevo inteso, sarebbe stato difficile arrivare a una formulazione definitiva del meccanismo con cui avremo proceduto, ma potevamo avviare un percorso al nostro interno accettando l'esistenza di una pluralità di candidati nel Pd. In ogni caso penso che la decisione che un partito assume va commisurata alla logica di coalizione. Lo abbiamo sperimentato anche alle elezioni politiche. Alcune decisioni assunte nel partito hanno avuto bisogno di essere riviste in una logica coalizionale. Se in Trentino vinciamo a differenza che a Roma è grazie alla coalizione.
Se alla fine l'Upt dovesse dire che non ci sta a fare le primarie cosa fate?
Finché non abbiamo deciso capisco che è tutto aperto, ma quello che trovo discutibile è che si vada troppo avanti con i tempi rendendole impossibili. Penso. come si era concordato, che vadano fatte entro giugno.
Il presidente Dellai dice che non ha senso fare le primarie senza prima aver riaffermato le ragioni dello stare insieme, la linea politica e gli obiettivi. Sicuro che la coalizione ci sia?
Io non vedo questo problema così grave come tenere assieme o rompere la coalizione. Noi non abbiamo avuto la percezione che ci siano contenuti che ci fanno pensare a una rottura. Ma se qualcuno ha dei dubbi così radicali è bene che lo dica subito.