Domani riunione di coalizione senza l’Upt. Il Pd: "Hanno detto no al sindaco scelto dai cittadini". Eccher: "Non abbiamo inciuci, non abbiamo interessi privati. Potremmo chiedere che il sindaco sia nostro".
"L'Adige", 10 aprile 2013
Giovedì nuova riunione di coalizione, ma senza l'Upt. Ci provano ancora il Pd, i Verdi e, forse, La Stella. Le primarie sono definitivamente sfumate: Alberto Filippi , segretario Upt, in uscita dalla riunione di ieri sera dove si è consumata la rottura in realtà sosteneva che l'Unione per il Trentino non intendeva uscire dalla coalizione, ma che il candidato del partito è Marco Osler . Punto. Difficile tenere assieme le due cose: coalizione con il Pd e il loro candidato. Luciano Eccher, per il Pd ieri riferiva: «Quello di ieri pare che sia stato un colpo interessante per uscire dalla coalizione. Di fronte alla scelta del Pd un ritorno alla politica e alla partecipazione con le primarie qualcuno ha deciso che i cittadini non ci interessano. Non siamo disponibili a nessun tipo di scelte. Giovedì ci troveremo senza Upt per vedere di trovare altre soluzioni» anche se Marco Morelli (vedi sopra) dice che l'Upt è stata invitata. Che scenari prospettate? «Non seguire la strada dell'Upt e verificare se ci siano ancora i presupposti per trovare una intesa. Se esistono questi presupposti, noi cercheremo di trovare una condivisione per proseguire su questo cammino, valutando anche la consistenza politica ed elettorale che potrebbe avere una tale soluzione».
La vostra insistenza su Marina Taffara come candidato è stata determinante per la rottura con Upt?
«Non mi sembra, non è questo il punto. Su questo il Pd ha una posizione seria e monolitica: chi è stato il vice di un sindaco, ha conoscenza della attività amministrativa, la sta portando avanti sotto il profilo dell'approccio e dei rapporti, sta cercando di recuperare le relazioni con la Provincia, gli altri Comuni, la Comunità di Valle possiamo ritenerlo a ragion veduta il collante della coalizione. Non ho sentito critiche o osservazioni su Marina Taffara. È uno scontro titanico fra chi, attraverso la figura del proprio candidato, cerca di salvare un ruolo di prestigio e chi democraticamente dice di fare ricorso ai cittadini per decidere. Noi non abbiamo inciuci, non abbiamo interessi personali privati. Potremmo chiedere per una volta che il sindaco sia nostro. E invece avevamo chiesto le primarie. Ma se nemmeno così va bene, allora non possiamo proprio fare altro».
Anche Giuseppe Facchini , per i Verdi, si dice speranzoso di poter trovare comunque un accordo di coalizione ed ha convocato la riunione di giovedì. Lia Beltrami , per «La Stella», non ha ancora deciso una linea con il proprio partito che si troverà a breve: tra le ipotesi più probabili c'è quella di correre da soli con il proprio candidato, Marianna Moser.