La strada che noi tracciamo è chiara e difficilmente evitabile: essa è sancita nello statuto e costituisce regola democratica cui non siamo mai venuti meno: primarie, come strumento di selezione di un candidato di coalizione ma non solo, anche come catalizzatore di partecipazione trasparente ad una grande forza politica come la nostra, che si candida ad essere il motore della futura stagione politica trentina.
Giulia Merlo, Elisabetta Bozzarelli, Andrea Pradi, 8 aprile 2013
Al netto di ogni conflittualità interna, esacerbata anche dalla mancanza di regole certe su come condurre questa difficile fase politica, le primarie rappresentano il mezzo per costruire un accordo tra tanti e non un compromesso tra pochi, consegnando ai nostri elettori un candidato e soprattutto un’agenda per il governo del futuro del Trentino.
Le intendiamo e le abbiamo sempre intese infatti quale mezzo attraverso il quale attivare un volano non solo elettorale ma anche programmatico, sul quale convergere e costruire la coalizione.
Il senso di questo documento è quello di aprire il campo, con equità ma anche con metodo, perché quello che rischia di essere un processo solo competitivo diventi invece un processo cooperativo, in un’ottica inclusiva ma che sia anche rispettosa delle diverse e complementari posizioni degli iscritti al PD e degli elettori della coalizione di centro sinistra autonomista.
Per questi motivi abbiamo delineato due modalità di svolgimento delle primarie che si distinguono essenzialmente in relazione all’individuazione del candidato o dei candidati del PD alle primarie di coalizione. Offriamo questo nostro contribuito in maniera disinteressata per permettere all’assemblea di lunedì 8 aprile di potersi esprimere in maniera compiuta su di un punto che non ci pare più essere evitabile, anche per ragioni di ristrettezze temporali.
SCARICA IL DOCUMENTO!