"Cambiamo o i grillini ci superano"

Liberi dai vincoli di 15 anni di dellaismo («ha sempre dettato la linea politica, il Pd al massimo si adeguava»), i “giovani” che dentro il Partito Democratico fanno riferimento all’area che prende il nome di «Prossima Trento» e che si ispira - a livello nazionale - alla linea politica dettata dal parlamentare Pippo Civati, oggi si dicono pronti a giocare da protagonisti la partita delle primarie.
L. Petermaier, "Trentino", 25 marzo 2013

Sul campo c’è il nome del candidato presidente della Provincia. Andrea Pradi, lei è uno dei riferimenti di questa nuova area del Pd. Puntate sul “rottamatore” trentino Luca Zeni? Diciamo che, nei nomi in campo al momento, Luca Zeni è quello più vicino alla nostra idea di nuova politica, soprattutto per le istanze di rinnovamento che porta con sè.
E Donata Borgonovo Re? Se non è nuovo lei... Le dico una cosa: sia Donata, sia Luca Zeni sia Alessandro Olivi sono tre ottime persone, ma a mio avviso sono forse troppo individualisti per rappresentare tutto il partito. In questo momento c’è bisogno di fare squadra.
Voi cosa proponete? Semplice: il nuovo segretario del Pd sia il custode di una proposta politica che parte dal basso, un po’ come fanno i grillini. Su questa proposta si costruiscono le primarie del Pd e poi, eventualmente, quelle di coalizione.
E se gli alleati non condividono il vostro programma? Si cerca il dialogo, la mediazione. Ma se le distanze rimangono su punti essenziali, alla fine ognuno può andare per la propria strada.
Il programma prima della coalizione, ho capito bene? Oggi più che mai servono alleanze basate su scelte forti e condivise, su un programma chiaro per gli elettori. Le alleanze puramente elettorali non sono più vincenti. Fino ad ora, però, quella di centro sinistra autonomista lo è stata, vincente... Ma ad un prezzo molto alto per il Pd, la cui linea politica è stata commissariata da Dellai.
Della serie: cancelliamo tutto e si riparte da zero... Non proprio da zero, ma quasi. Se non lo facciamo noi, saranno i grillini a passare per i veri innovatori della politica.