Elezioni, i democratici «mettono alle strette» Upt e Patt per la scelta del candidato sindaco.
"L'Adige", 23 marzo 2013
Domenica 7 aprile dovrà essere la data delle primarie di coalizione: lo annuncia il segretario del Pd, Saverio Strada, appena uscito ieri dalla riunione con i vertici provinciali del partito.
E se Upt e Patt non accetteranno? «Al momento non so cosa accadrà - risponde Strada - ma il nostro metodo e le nostre richieste sono imprescindibili».
Rottura di coalizione in vista? Il Pd non ci sta più a fare il partito degli «appestati»: lo aveva ribadito giovedì sera durante l'assemblea pubblica Luciano Eccher . Rivendica la sua forza elettorale, emersa alle ultime elezioni nazionali. Per tre voti è il secondo partito di Pergine (dopo i 5 Stelle), ma ancora dalla coalizione viene trattato come minoritario.
Nella sua «arringa» all'assemblea in difesa delle primarie, Eccher, portavoce per il gruppo che sta trattando con il centro sinistra autonomista, ha ripetuto chiaramente quanto già espresso su queste pagine. In un'assemblea pubblica del Pd che non si vedeva da diverso tempo: non affollatissima, ma comunque con una buona partecipazione, in Sala Banda. La vecchia guardia prevale, non molti i giovani. In ogni caso il clima è quello del rinnovamento, senza però mandare a casa gli amministratori attuali.
Eccher ha ribadito che il Pd è «l'unico ad essere uscito pulito dai recenti scandali che hanno coinvolto la coalizione». Ha parlato di buon governo e il riferimento a Marina Taffara, vicesindaco e attuale reggente, era chiaro anche se non esplicito. Quando però a Upt e Patt sono state proposte le primarie c'è stato un secco no. E le alternative, chieste con voce altrettanto chiara dalla capogruppo Pd Annamaria Lazzeri , non ci sono.
Silenzio e rinvio «alla prossima settimana», quando le liste dovranno essere presentate improrogabilmente entro il 23 di aprile prossimo. Un mese di tempo, scarso considerate le festività pasquali.
Il segretario dell'assemblea provinciale, Emanuele Curzel , è intervenuto per sottolineare che alternative al centro sinistra autonomista non sembrano essercene al momento.
A fine serata si è deciso di porre la questione al vertice provinciale: Strada e altri componenti del partito si sono trovati con il segretario provinciale Michele Nicoletti , con Giorgio Tonini, Luca Zeni, Bruno Dorigatti (presente anche all'assemblea pubblica), Laura Froner e Margherita Cogo.
«Siamo usciti con alcuni punti chiari e condivisi: la situazione di Pergine è grave - ha aggiunto Strada - abbiamo ribadito la bontà del percorso fatto e il bisogno di arrivare a primarie. Si è infine sottolineato che non può essere azzerata la compagine amministrativa attuale, come vorrebbero le altre forze: nel Pd nessuno è stato coinvolto in situazioni poco chiare». La coalizione sarà allargata a «La Stella», ex Udc, Verdi, Socialisti: ma non si transige sul metodo delle primarie. L'unico a voler accettarle è Marco Morelli , che però, su questo, non è in linea con la segreteria Upt.
LEGGI ANCHE:
Dal Pd nuovo appello all'unità, "Trentino", 23 marzo 2013
Il Pd perginese preme sui vertici provinciali del partito affinché l’attuale coalizione di governo con Patt e Upt sia riproposta alle prossime elezioni.
Lo ha detto chiaramente, nell’incontro pubblico di giovedì scorso, Luciano Eccher che insieme a Matteo Savastano e Saverio Strada è nella delegazione delle trattative elettorali. Alla serata in sala Banda, con il coordinatore Emanuele Curzel, erano presenti anche la vicesindaco Marina Taffara e Bruno Dorigatti (presidente del consiglio provinciale), che ha risposto positivamente a Eccher. L’incontro, aperto al pubblico (una cinquantina i presenti), aveva lo scopo di “sentire” il Pd per predisporre le strategie in vista delle elezioni del 26 maggio. Ma anche e soprattutto di mettere alle strette Upt e Patt perché «non tergiversino e non rinviino continuamente la decisione», come ha detto lo stesso Eccher.
Una riunione che ha preceduto l’incontro di coalizione (previsto oggi alle 18) che appare decisivo. «Noi abbiamo proposto a Upt e Patt - ha detto Eccher - di trovare un accordo sul nome da proporre come candidato a sindaco della coalizione a livello di segreterie, e semmai di fare le primarie. Ma non abbiamo avuto risposta se non quella di rinviare ogni decisione, e questo per due volte perché devono decidere al loro interno». Poi Eccher si è soffermato sulla compagine Pd (con assessori e consiglieri): «Il gruppo è ineccepibile dal punto di vista etico, morale, della produzione, dell’impegno e possiamo rivendicare il diritto di avere il sindaco.
I patti - ha aggiunto - vanno rispettati, la coalizione va rispettata». Questa la motivazione per cui ha chiesto aiuto a Trento. Aiuto che Dorigatti ha promesso in quanto «è impensabile che a Pergine la coalizione si presenti divisa, anche in vista delle elezioni provinciali. Ne va dell’immagine del Trentino, dell’autonomia del Trentino». Dalle dichiarazioni di Eccher è emerso anche che Socialisti (segreteria politica) Udc-Stella e Verdi condividerebbero le primarie. Ma anche che con la “Civica” c’è stata l’intesa su Bersani. Nel corso della serata non sono mancati gli interventi si è parlato anche del Movimento 5 Stelle e della difficoltà di contattare gli esponenti di questa forza politica: «sono inafferrabili», «non si sa con chi parlare».