Luca Zeni, capogruppo del Pd in consiglio provinciale nonché tra i possibili nomi in campo alle primarie per il candidato presidente della Provincia, stoppa la candidatura di Roberto Pinter alla segreteria del Pd trentino, al posto di Michele Nicoletti.
L. Patruno, "L'Adige", 19 marzo 2013
«O si trova una larga condivisione su un nome nuovo - dice Zeni - che riesca a rispondere alla richiesta di cambiamento che ci viene dagli elettori, anche come segretario di transizione, oppure, se non si trova, condivido la proposta del senatore Tonini di chiedere a Nicoletti di restare segretario. E semmai potremmo allargare l'attuale segreteria ad altri nomi».
Per venerdì prossimo è convocata l'assemblea con all'ordine del giorno le dimissioni di Nicoletti, il presidente dell'assemblea Tonini ritiene che non sia opportuno trascinare la questione oltre venerdì e chiede di arrivare pronti per una decisione in un senso o nell'altro (servono i due terzi dell'assemblea per l'elezione di un nuovo segretario). Il nome nuovo potrebbe essere quello di Sara Ferrari, la consigliera provinciale che nei giorni scorsi si è opposta alla soluzione Pinter. O quello di un'altra giovane, come Elisabetta Bozzarelli, che fa parte del coordinamento Pd di Trento ma non dell'assemblea e nel suo caso si dovrebbe derogare allo statuto. Zeni non fa nomi perché sa bene che se è difficile trovare i due terzi dell'assemblea sul nome di Pinter, lo stesso problema ce l'ha un'ipotesi diversa.
«L'ideale - sostiene Zeni - sarebbe poter fare subito il congresso, ma ha ragione Tonini quando fa presente che ci sono problemi di tempi e che la priorità è il percorso da fare con gli alleati per individuare il candidato presidente. Ma anche se non si fa il congresso subito si può individuare un candidato di transizione che abbia delle caratteristiche che rispondono al segnale di cambiamento forte che ci è stato rivolto».
Il capogruppo dice di non avere nulla contro il nome di Roberto Pinter, già attualmente membro della segreteria Pd ed ex vicepresidente della Provincia, ma dice: «Serve un cambio di passo come è stato fatto in Parlamento con i nomi di Boldrini e Grasso al posto di Franceschini e Finocchiaro».
Zeni conferma, poi, di essere favorevole alle primarie di coalizione per la scelta del candidato presidente «precedute da primarie del Pd per presentarci con un unico candidato».