“Ho deciso di firmare per la trasparenza, ho deciso che è tempo di portare avanti la lotta alla corruzione”. Commenta così il candidato alla Camera Michele Nicoletti, segretario del Pd trentino, la propria scelta di sottoscrivere la petizione Candidati trasparenti contro la corruzione di Libera e Gruppo Abele, dal titolo “Senza corruzione riparte il futuro”. Primo impegno della petizione, lavorare al rafforzamento della legge anticorruzione iniziato con la riforma di novembre 2012.
“È importante che i candidati pensino al futuro del Paese - ha detto Nicoletti – è il momento della svolta. Dobbiamo sanare l’Italia da una malattia che altrimenti non ci consentirebbe di liberarci dalle disuguaglianze sociali, dagli sprechi, dalla disoccupazione, dai disservizi. Parla oggi la vicenda di Finmeccanica, l’arresto del presidente e ad Orsi. Ma parlano anche i dati di un’analisi del Washington Post dello scorso autunno, che ancora una volta ironizzano sulle sorti del nostro paese”.
Nel testo, scritto dal blogger Max Fisher e riportato poi dal Sole24Ore, si mostra che la corruzione succhia alle casse del nostro Stato 60 miliardi di euro l’anno. Significa che vale quanto il Pil della Croazia.
“Queste analisi, oltre a mettere in luce quanto meglio potrebbe girare l’economia del nostro Paese se fosse pulita - spiega Nicoletti – mettono in discussione la nostra credibilità a livello internazionale. Fisher mostra infatti come l’evasione costi al Tesoro 340 miliardi di dollari l’anno. Il che colloca l’economia sommersa italiana poco lontano dal Pil dell’Austria”.
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