Ricette per Trento, "ponte" d'Europa

Chi punta sulla cultura, chi sulla mobilità, chi sulla sicurezza. Ai candidati oggi abbiamo chiesto di indicare una personale agenda delle priorità per la città di Trento. Loro, che si candidano per entrare in parlamento e che non potranno avere voce in capitolo nell'amministrazione cittadina, non si sottraggono dall'esprimere comunque la propria idea. Anche perché Trento con i suoi 120 mila abitanti è punto gravitazionale del territorio in cui, che si tratti di Senato o Camera, vanno a cercare voti.
F. Gottardi, "L'Adige", 28 gennaio 2013


Per Michele Nicoletti, segretario del Pd e candidato alla Camera, si tratta di valorizzare fino in fondo il ruolo di cerniera tra mondo tedesco e mondo italiano che anche storicamente la città ha avuto. Un ruolo che assume un'importanza ancora maggiore in questa fase in cui c'è una sorta di linea di frattura sia in termini economici che sociali tra i Paesi del Centro Europa e il Sud. «Trento deve avere un ruolo di ponte e di punto di incontro - afferma Nicoletti - e le sue istituzioni culturali, gli enti di ricerca, i musei, anche quelli in fase di realizzazione, possono rappresentare un elemento di valorizzazione di questo ruolo».
L'altro tema di una virtuale agenda per la città è, secondo il segretario democratico, quello della qualità diffusa della vita. E indica ancora una volta nel modello tedesco quello a cui guardare per copiarne le politiche ambientali e gli interventi sulla mobilità alternativa. Quanto all'inceneritore, Nicoletti considera salutare il ripensamento della Provincia: «Occorre fare ogni sforzo per trovare una soluzione alternativa, non per un pregiudizio nei confronti dell'impianto ma soprattutto per una collocazione prevista in una zona delicata».
Sarà perché se ne occupa come assessore provinciale, ma sul ruolo centrale della cultura per Trento insiste molto Franco Panizza. «La città - dice - ha messo in campo molte sfide, prima tra tutte quella della conoscenza grazie a istituti come Fbk e i grandi musei». A questo proposito, annunciando che il nuovo Muse aprirà i battenti ai primi di luglio, indica la creatura di Renzo Piano come un'occasione unica per accendere i riflettori su quanto offre la città e il suo teritorio e valorizzarne le eccellenze in chiave turistica e commerciale. «Esaurita la sua vocazione industriale - sostiene Panizza - va valorizzata la posizione per cercare di intercettare il flusso lungo l'asta del Brennero e convincere la gente a fermarsi, investire, venire a visitare la città e a vedere spettacoli e musei, puntando molto sulla bellezza del centro storico».
«Meno folklore e più lavoro» gli ribatte il suo diretto rivale al Senato,  Giacomo Bezzi. Il candidato del Pdl non vuole però entrare nel merito di temi locali ma invita piuttosto imprenditori e operai a remare nella stessa direzione, a stare insieme seguendo l'esempio di don Guetti. «La gente - sostiene - vuole essere rassicurata sul lavoro, sui figli. Ci vogliono meno vincoli, meno burocrazia in modo che le imprese possano tornare a generare occupazione e benessere».
La sicurezza è uno dei punti fermi per  Giuseppe Filippin, numero due della lista dei Mir alla Camera dopo Samorì. Un obiettivo da perseguire con più telecamere, un maggior coordinamento tra le forze di polizia e una costante presenza nei punti caldi della città, secondo il motto «meno multe, più controlli». «Se divento onorevole poi mi candido anche per fare il sindaco» scherza, ma neanche tanto, l'architetto ex Lega. Che come ricetta urbanistica indica la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente: «Per avviare il processo servono contributi provinciali - dice - che metterebbero in modo le piccole e medie imprese creando lavoro». Eppoi sostiene la necessità di un grande piano regolatore che riveda la mobilità eliminando imbuti e strozzature.
La politica della casa è al centro dell'agenda anche per  Ezio Casagranda, che interverrebbe per ricollocare sul mercato le migliaia di appartamenti sfitti. Il candidato al Senato per Rivoluzione civile - Lista Ingroia considera necessario intervenire con incentivi per indirizzare lavoro e sviluppo sul settore dell'edilizia e in particolare del risparmio energetico e del fotovoltaico. Infine un pensiero ai giovani, alle loro richieste di avere scuole che funzionano, alla loro necessità di spazi dove fare cultura, alla loro aspirazione ad avere una città vivace e attrattiva anche al di là dello shopping domenicale, alla necessità di un trasporto pubblico rafforzato, anche nelle ore serali e notturne.
Riccardo Fraccaro, capolista alla Camera del Movimento 5 Stelle, più che dettare ricette amministrative sostiene la necessità di aumentare la democrazia diretta, ad esempio eliminando il quorum per la validità dei referendum anche comunali. «In questo modo le grandi scelte, tipo l'inceneritore, tornerebbero nelle mani dei cittadini».