Debora Serracchiani a Trento

"Basta con le correnti nel Pd"
"L'Adige", 25 aprile 2009

Nel burrascoso oceano del centro sinistra italiano, di quello del Pd in particolare, non c'è più spazio per le correnti: «Trovo inaccettabile - dice Debora Serracchiani (nella foto) , la scoperta della rete degli elettori del Partito Democratico - che se c'è un segretario poi ci siano altri dirigenti che si sentano in dovere di dire la loro sui giornali». Per essere più chiari: «Ci sono i luoghi deputati per le discussioni. Poi basta: non vorrei sembrare troppo militare, ma ci vuole disciplina. Se la minoranza di un partito non vuole fare la minoranza, allora che vada a casa». A Trento su invito di Daniele Bornancin, la giovane segretario della sezione di Udine riflette su etica e politica. Ma si riserva qualche stoccata sulla dirigenza anche se prende le distanze dai toni duri e aspri ai quali ha fatto ricorso l'altro "enfant prodige" del Pd, il candidato sindaco di Firenze Renzi. Serracchiani ha molto buon senso e si esprime con disarmante semplicità tanto che anche il segretario Maurizio Agostini è costretto ad ammettere di sentirsi "vecchio". «Sono rimasta positivamente colpita da Franceschini - afferma - credo che abbia iniziato nel miglior modo possibile. Anche perché ha cominciato dettando lui l'agenda a Berlusconi: finora eravamo noi a rincorrerlo». Anche lei è afflitta da qualche dubbio: il primo riguarda la candidatura per le europee (nello stesso collegio con Michele Nicoletti). «L'idea che mi avessero preparato le valigie - confessa - mi è venuta. Ma penso che per guadagnarmi spazio all'interno del partito devo impegnarmi sul campo». La seconda riguarda il futuro del Pd (Nicoletti parla non tanto della volontà di tornare al governo, quanto di costruire un paese nuovo), se abbia cambiato veramente strategia: «Perché se hanno solo preso paura non serve».

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