Non si placa la polemica tra il Pd e il centro di Lorenzo Dellai, con la sua futura «lista per Monti», riguardo alle candidature nei tre collegi uninominali per il Senato. Venerdì sera il coordinamento provinciale del Pd si è ritrovato per analizzare la situazione, anche alla luce della reazione del presidente Dellai alle parole del segretario Nicoletti, che aveva evidenziato le difficoltà a presentarsi insieme al Senato, se la lista Monti sarà concorrente del centrosinistra alla Camera.
L. Patruno, "L'Adige", 16 dicembre 2012
Il senatore e presidente del Pd trentino, Giorgio Tonini, non vuole drammatizzare, anche perché le bocce sono tutt'altro che ferme, ma spiega che le criticità evidenziate da Nicoletti sono reali.
«La polemica - sostiene il senatore Tonini - è stata esagerata nei toni perché il segretario Nicoletti non ha mai auspicato una rottura della coalizione di centrosinistra autonomista sui collegi senatoriali, ma ha fatto presente che se il Pd e la lista di Dellai si presenteranno in concorrenza, con il centrosinistra che punta su Bersani premier e i centristi sul Monti bis, noi dobbiamo sapere se il candidato al Senato, una volta eletto, sostiene un governo guidato da Bersani oppure da Monti. Non è la stessa cosa».
«Anche noi - prosegue Tonini - ci auguriamo che al Senato ci sia spazio a livello locale per un accordo tra il Pd, l'Upt con la Svp e il Patt, ma sarà necessario capire se a livello nazionale si troverà una convergenza fra il centrosinistra e i centristi, perché se ci troveremo con una competizione fra centrosinistra e magari un centro-centrodestra per Monti, come possiamo presentarci insieme nei collegi uninominali regionali?».
Sulla questione ieri c'è stata anche una discussione su Facebook tra il consigliere provinciale Mattia Civico , che condivide le preoccupazioni del segretario Nicoletti, e l'assessore comunale alla cultura Lucia Maestri . Secondo l'assessore: «L'esperienza territoriale di coalizione va protetta praticandola tutti i giorni perché ha dato risultati positivi da anni. O facciamo finta di niente? Il resto sono guerre di posizione che lascio a voi».
Ma Civico sostiene: «Il Pd deve garantire alla coalizione senatori che certamente si riconoscono nello schieramento di centrosinistra. Io vorrei essere certo di votare centrosinistra alle prossime elezioni anche al Senato. Non ho dubbi che Dellai sia di centrosinistra, ma la lista in cui lui si candida (in concorrenza al Pd alla Camera) non è ancora sicuro che sostenga Bersani».
In effetti, appare difficile che centristi possano sostenere Bersani, almeno non prima del voto. Si sta profilando, infatti, la presentazione di una «lista Monti» con Dellai, Riccardi e Montezemolo, e una lista dell'Udc collegata per Monti premier. Si è parlato anche di una terza lista di transfughi del Pdl, ma l'ipotesi appare remota perché Monti sarebbe contrario e anche i cattolici democratici alla Dellai, Acli e Cisl e persino «Famiglia Cristiana», dove scrive il ministro Riccardi. Entro la settimana prossima, comunque, tutto dovrà chiarirsi perché il tempo stringe. E intanto domani il Pd nazionale fisserà le regole per le primarie per i candidati al Parlamento.