Finanziaria, via libera ai 500 milioni

E' stato istituito il Fondo sovrano territoriale. Trasparenza, sì agli emendamenti di Ferrari.
L. Patruno, "L'Adige", 6 dicembre 2012


La legge finanziaria per il 2013 della Regione, che contiene come norma più significativa l'istituzione del Fondo sovrano strategico in cui la parte pubblica metterà 500 milioni di euro (250 milioni per Provincia), è stata approvata ieri dal consiglio regionale con 29 voti favorevoli, 15 no, 9 schede bianche. L'aula ha anche approvato a maggioranza anche il bilancio di previsione.
Per buona parte della giornata ha tenuto banco nella discussione proprio l'istituzione del Fondo, pubblico-privato, che viene istituito con lo scopo di investire le risorse nello sviluppo del territorio.
Il Pd, con il suo capogruppo Luca Zeni, ha spiegato ieri le ragioni degli emendamenti presentati e poi condivisi dalla giunta e approvati, che stabiliscono alcuni paletti su come utilizzare le risorse del Fondo.
«Il ruolo della politica - ha detto Zeni - è soprattutto capire come queste risorse vengono utilizzate. Noi condividiamo pienamente l'iniziativa dell'istituzione del Fondo, già proposta un anno fa da Michele Nardelli. Pensiamo però che il sostegno al credito debba avvenire attraverso una concentrazione delle risorse (limitate) nelle aree strategiche per il territorio e su investimenti che mirano a generare, a creare produttività e lavoro». Il Pd ha ottenuto dunque che si inserissero in legge due norme sul monitoraggio e la rendicontazione sull'uso delle risorse del Fondo. Forti perplessità sono state espresse dalla Lega, per voce della capogruppo Franca Penasa, e dal Pdl.
Nella sua replica al termine del dibattito il presidente della Regione, Lorenzo Dellai, si è detto sorpreso «per il fatto che ci sia qualcuno meravigliato dall'avanzo di 500 milioni che abbiamo presentato».
«Era assolutamente cosa nota - ha aggiunto - che la Regione disponeva di questa somma. Il motivo é semplice: esiste una norma dello Stato che prevedeva che non si potessero usare per ragioni di tipo ordinario, per il fatto che la capacità di spesa è sottoposta ad un vincolo europeo del patto di stabilità. La questione che si pone é quella di usare queste risorse in modo compatibile con il patto di stabilitá».
Il consiglio ha poi deciso di accogliere un emendamento di Georg Pardeller (Svp) per sopprimere i contributi annuali della Regione alla Camera di commercio di Bolzano e a quella di Trento. Pardelle ha evidenziando infatti un surplus di 43 milioni di euro per quella di Bolzano, mentre per Trento sono circa 8 milioni. La proposta é stata sostenuta dai consiglieri d'opposizione. Giorgio Lunelli (Upt) ha cercato di mettere in evidenza le differenze fra Trento e Bolzano. Ha quindi chiesto che il contributo nella misura del 20% dell'ammontare delle visure camerali fosse considerato come tetto massimo. Anche il vicepresidente Luis Durnwalder si è detto contrario alla soppressione. Ma alla fine l'emendamento Pardeller è passato. La Camera di Commercio di Trento quest'anno ha ricevuto 1,8 milioni di euro dalla Regione che nel 2013 non prenderà più. Sempre in tema di Camera di commercio è stato approvato l'emendamento di Zeni che prevede la rappresentanza dei libero professionisti nel consiglio camerale.
Il Consiglio ha poi detto sì ad alcuni emendamenti presentati da Sara Ferrari (Pd) sulla trasparenza che obbliga la Regione a mettere sul sito tutti gli atti, le delibere, gli incarichi e di mantenerli online per 10 anni. Il testo originario proposto dalla giunta prevedeva che fossero tolti dal sito un anno dopo la pubblicazione. Analoghi emendamenti per chiedere maggiore trasparenza erano stati presentati da Franca Penasa (Lega), che dunque li ha ritirati sostenendo quelli di Ferrari.