La sfida dei comitati: restare o lasciare?

I renziani: «Rimangono in piedi per le prossime elezioni». La Malfa: «Ma l’unica strada è mescolarsi»
C. Bert, "L'Adige", 4 dicembre 2012

TRENTO E adesso, archiviate le primarie, che ne sarà dei comitati nati per sostenere i vari candidati? Hanno mobilitato centinaia di persone, moltissimi giovani, e il vice di Bersani, Enrico Letta, domenica sera si è augurato che restino in piedi per la campagna vera, quella che porterà alle elezioni di primavera. «Sicuramente andremo avanti - assicura Elisa Filippi, coordinatrice dei 12 comitati pro Renzi, 200 persone che si sono mobiliate attivamente in questo mese e mezzo di primarie - i comitati resteranno, io conto che prima di Natale ci troveremo per decidere come proseguire». Come? «Prendiamoci qualche giorno, il grado di coinvolgimento dipenderà dalla proposta di Bersani, da come saprà fare sintesi e valorizzare queste energie. Noi siamo molto soddisfatti del nostro risultato, non era scontato ed è un 40% puro che il Pd non potrà ignorare, mentre il 60% che ha conquistato Bersani dovrà dividerlo con Vendola, Puppato, i socialisti». Deciso anche Alessandro Rognoni, coordinatore del comitato Renzi delle Giudicarie: «I comitati rimarranno in piedi supportando il Pd nelle prossime provinciali e politiche. Promuoveremo incontri periodici tra gli attivisti per diventare ancora più uniti, si è creato un gruppo fantastico in tutta la provincia». Parla a titolo personale Andrea La Malfa, coordinatore del comitato Bersani che ieri sera ha festeggiato al Pedavena la vittoria del segretario Pd. «Non mi sono ancora confrontato con gli altri - spiega - ma penso che 48 ore di relax dopo queste settimane di lavoro frenetico facciano bene a tutti. Io ritengo che i comitati servono per un obiettivo, che era sostenere i candidati alle primarie. Questo lavoro è finito, ora la partita è un’altra e qualcosa dovrà cambiare. O come comitati ci contaminiamo tra noi o rischiamo di finire nella logica delle correnti. Ma così si perderebbe lo spirito delle primarie». TRENTO E adesso, archiviate le primarie, che ne sarà dei comitati nati per sostenere i vari candidati? Hanno mobilitato centinaia di persone, moltissimi giovani, e il vice di Bersani, Enrico Letta, domenica sera si è augurato che restino in piedi per la campagna vera, quella che porterà alle elezioni di primavera. «Sicuramente andremo avanti - assicura Elisa Filippi, coordinatrice dei 12 comitati pro Renzi, 200 persone che si sono mobiliate attivamente in questo mese e mezzo di primarie - i comitati resteranno, io conto che prima di Natale ci troveremo per decidere come proseguire». Come? «Prendiamoci qualche giorno, il grado di coinvolgimento dipenderà dalla proposta di Bersani, da come saprà fare sintesi e valorizzare queste energie. Noi siamo molto soddisfatti del nostro risultato, non era scontato ed è un 40% puro che il Pd non potrà ignorare, mentre il 60% che ha conquistato Bersani dovrà dividerlo con Vendola, Puppato, i socialisti».
Deciso anche Alessandro Rognoni, coordinatore del comitato Renzi delle Giudicarie: «I comitati rimarranno in piedi supportando il Pd nelle prossime provinciali e politiche. Promuoveremo incontri periodici tra gli attivisti per diventare ancora più uniti, si è creato un gruppo fantastico in tutta la provincia». Parla a titolo personale Andrea La Malfa, coordinatore del comitato Bersani che ieri sera ha festeggiato al Pedavena la vittoria del segretario Pd. «Non mi sono ancora confrontato con gli altri - spiega - ma penso che 48 ore di relax dopo queste settimane di lavoro frenetico facciano bene a tutti. Io ritengo che i comitati servono per un obiettivo, che era sostenere i candidati alle primarie. Questo lavoro è finito, ora la partita è un’altra e qualcosa dovrà cambiare. O come comitati ci contaminiamo tra noi o rischiamo di finire nella logica delle correnti. Ma così si perderebbe lo spirito delle primarie».