Laura Puppato, con le "proposte per amare l'Italia"con cui si candida alle primarie di coalizione del centrosinistra, pone sul tappeto questioni di prima grandezza - dalla salvaguardia ambientale alla rinascita del sistema industriale - proponendo soluzioni praticabili, lontane mille miglia da libro dei sogni della cosiddetta seconda repubblica.
V. Calì, "Trentino", 23 ottobre 2012
Come mai nessuno parla delle proposte programmatiche della Puppato e tutto il dibattito viene monopolizzato, grazie ai mass media, sul binomio rottamazione/ conservazione o nuovismo/usato sicuro che dir si voglia? Vien da pensare che la rimozione totale della candidata veneta sia dovuta all'antico vizio italico di dividersi fra guelfi e ghibellini a prescindere da qualsiasi contenuto programmatico. Allora quale miglior scenario di un'arena in cui due candidati si delegittimano a vicenda? L'unica è sperare in un ritorno di buonsenso nelle prossime settimane, quando all'avvicinarsi della scadenza del 25 novembre gli italiani dovrebbero cominciare ad interessarsi seriamente dei futuri programmi di governo. Di una Merkel all'italiana (e quindi più spostata sul centrosinistra) abbiamo assoluto bisogno, visti i magri risultati portati a casa lungo più di un secolo dai capi di governo di sesso maschile ( le eccezioni, come sempre, confermano la regola). Sappiamo che statisticamente l'elettorato femminile supera quello maschile, per cui vista la disponibilità della Puppato, si presenta davvero (se non ora, quando?) un'opportunità unica: mettere alla prova, nella sfida del buongoverno, l'altra metà del cielo. Certo non basta la pur coraggiosa disponibilità della capogruppo del PD in Regione veneta, bisogna che anche nelle diverse articolazioni territoriali si facciano avanti candidature femminili reali, e quindi non legate al dispositivo delle "quote" che, riguardo alle responsabilità di governo, lasciano il tempo che trovano. Se pensiamo a casa nostra, al piccolo Trentino, con l'uscita di scena di Alberto Pacher, che era il candidato naturale alla successione di Dellai, non guasterebbe se si facessero avanti candidature femminili alle primarie per la scelta del Governatore: penso ad esempio a Donata Borgonovo Re, che da difensore civico ha dato un'ottima prova di sè. Tornando alla Puppato, nel video in cui annuncia la sua candidatura, dichiara di ispirarsi alle due figure di Tina Anselmi e Alexander Langer e di voler tener fede ai principi ispiratori della Resistenza, principi ben piantati nella Carta repubblicana. Ottime ragioni queste per una adesione convinta alla sua candidatura.