COMUNALI TRENTO - Pd, l'obiettivo è il 32 per cento

Esordio della lista in centro storico.
D. Battistel, "L'Adige", 4 aprile 2009

Per la foto ufficiale con tutti i candidati (mancava soltanto Lorenzo Eccher) il Pd ha scelto piazza Duomo e la fontana del Nettuno. Non un luogo qualunque, bensì il simbolo della città per lanciare la sfida al centrodestra ma anche agli alleati. Andrea Rudari, ora coordinatore dopo vent'anni e passa sui banchi di Consiglio e giunta, è piuttosto esplicito. «Puntiamo ad essere il partito di maggioranza relativa». La sua è una «dichiarazione di guerra» a tutti, ma è chiaro che si tratta pure di un messaggio agli amici-avversari dell'Upt. «Alle provinciali, a Trento abbiamo preso il 32 per cento. Cercheremo di ripeterci anche adesso. È vero che allora l'assenza della lista socialista ha favorito noi, ma non c'era nemmeno l'Udc i cui voti sono andati all'Unione». Per fare il pieno di posti in Consiglio in squadra ci sono 4 assessori (Gilmozzi, Maestri, Plotegher e Robol) e 11 consiglieri uscenti, ma anche diversi volti nuovi. La giovane. Tra loro Elisabetta Bozzarelli, 23 anni, direttrice dell'Acav. Alla prima esperienza istituzionale spiega che la sua candidatura rappresenta «la voglia di novità, di trasparenza e di partecipazione di cui ha bisogno la politica». «Vorrei una politica che possa dare risposte che i giovani si meritano - insiste - ma non solo a loro». La super mamma. Medico pediatra al Santa Chiara, moglie e mamma di 4 figli, Anna Pedrotti Pavesi ora si mette in gioco in un ambito per lei nuovo. «In politica posso portare tutta la mia esperienza familiare ma anche di professionista - spiega - Essere mamma con dei figli da gestire ti porta a ricercare una buona organizzazione e soprattutto a saper scegliere le priorità. Qualità, penso, che possono tornare utili anche in Comune». Il ripescato. Massimo Gallo, commercialista, nel '95 fu eletto in consiglio circoscrizionale nel Centro storico con An. Poi fu candidato alle elezioni provinciali con Claudio Taverna. Ora, a 35 anni, si rituffa in politica, ma dall'altra parte dello schieramento. «Certe scelte fatte a livello nazionale non mi convincevano - dice al riguardo del centrodestra - Del Pd, invece, localmente mi piace la capacità di costruire progetti seri e portarli avanti con convinzione». Il pensionato. Dopo Bruno Dorigatti, sbarcato in Consiglio provinciale, ora un altro ex segretario della Cgil tenta il salto in politica. «No, non è una tradizione - spiega il diretto interessato Ruggero Purin - È semplicemente che, essendo da poco in pensione, non ho vincoli e posso mettermi a disposizione della comunità. Penso che la mia esperienza maturata in seno al sindacato possa essere utile in un momento di difficoltà per dare risposte ai ceti deboli, visto che il Comune svolge un importante ruolo per quanto riguarda il welfare». Internet. «La nostra - conclude Rudari - è una lista equilibrata, rappresentativa di mondi e territori diversi. Per formarla abbiamo organizzato colloqui con 112 persone. Alcune di loro si sono proposte direttamente sul sito internet. Qualcuno è stato scelto, altri sono stati candidati in circoscrizione». Il candidato sindaco. Andreatta, pur ricordando di essere il candidato di tutto il centrosinistra, non è mancato alla foto ufficiale del Pd. «In fondo l'appartenenza l'hanno sempre dichiarata anche Pacher e Dellai».

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