Aria di distensione all'Assemblea del circolo di Riva dopo lo scambio di accuse tra l'ex consigliera e gli assessori del Partito Democratico. Nicoletti mediatore.
P. Malcotti, "L'Adige", 16 ottobre 2012
«Ho chiesto tante volte il confronto e non mi sono mai tirata indietro. Nemmeno ora». Coglie così, Franca Bazzanella, l'invito al dialogo lanciato in occasione dell'assemblea del Circolo rivano del Partito Democratico, da Maria Flavia Brunelli , il cui intento sarebbe quello di incontrarsi pacificamente per verificare se sussistano realmente le possibilità per far rientrare la consigliera nel partito, dopo che dalla segreteria provinciale le era stato negato il rinnovo della tessera per il 2013.
«Do atto a Bazzanella di aver lavorato davvero sodo per il PD e di aver portato avanti nel corso degli anni delle battaglie valide - ammette Brunelli - le chiedo quindi di volerci ripensare e di rientrare nel nostro gruppo consiliare perchè abbiamo grande bisogno di teste pensanti». Un accorato invito a voler sotterrare l'ascia di guerra è arrivato anche dal sindaco Adalberto Mosaner , sottolineando che qualsiasi sforzo va «ricondotto all'interno di un dibattito di gruppo, dove ognuno - con umiltà - fa un passo indietro: «Minare la base della democrazia non è un buon servizio alla politica» è l'osservazione di Mosaner. Un invito invece a tenere gli occhi puntati sulla situazione nazionale è arrivato dal segretario provinciale Michele Nicoletti : «Con pazienza ed umiltà - ha detto - bisogna accettare la situazione e lavorare per il bene e la credibilità del partito. Dobbiamo dare prova che siamo capaci di collaborare tra noi e non di sollevare scontri interni. Non dobbiamo chiudere gli occhi: la situazione politica italiana interessa anche il Trentino, Riva compresa. Ed è proprio qui che non v'è piena convinzione che il PD sia compatto e forte bensì debole e disgregato. Dobbiamo fare uno sforzo, tutti insieme, andando magari anche contro le nostre personali convinzioni e dimostrare, rimanendo uniti, che siamo capaci di fronteggiare le difficoltà. Da Bazzanella ho ricevuto la richiesta di rinnovo. Ho verificato la questione sull'appartenenza al partito e ritenuto di non confermare, per il momento, la sua iscrizione: lo Statuto è inequivocabile, va tenuta conto la condizione oggettiva della sua uscita dal gruppo consiliare. Non si tratta di formalismi bensì di un insieme di regole sulle quali si basa questa associazione di persone, chiamata a rappresentare i cittadini che li hanno votati. Se si sceglie di uscire dal gruppo consiliare significa che non se ne condivide più l'appartenenza. Capisco che ci possano essere delle ragioni personali o politiche - ha proseguito Nicoletti - ma i partiti non si possono cambiare ad ogni colpo di vento. E per funzionare hanno bisogno di regole e etiche condivise. Ci può essere una dialettica ed un confronto, ma un partito per poter funzionare ha bisogno di compattezza».
Sul caso di Bazzanella però sono diverse le prese di posizione da parte degli iscritti rivani al PD. «Non rinnovarle la tessera è stato un errore - il parere di Tomaso Benamati e Claudio Malfer - e l'esclusione è stata decisa troppo in fretta. Si sarebbe potuto portare la vicenda all'attenzione dell'assemblea e solo successivamente prendere una decisione. Ci deve essere maggior dialogo all'interno del partito, che deve essere meno protagonista e più inclusivo».