Dorigatti a Bolzano: «trasparenza e regole comuni»

Il Consiglio provinciale di Trento intende adeguarsi, per quanto riguarda i costi della politica, alle prescrizioni contenute nel decreto legge del governo. Particolare attenzione verrà posta alla trasparenza e alla divulgazione di tutti i dati riguardanti costi e stato patrimoniale dei consiglieri. Diverso è l'atteggiamento rispetto alle disposizioni che mettono in discussione le nostre competenze statutarie, per le quali non si intendono accettare imposizioni.
da www.consiglio.provincia.tn.it

Lo ha rilevato il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, intervenendo a Bolzano ai lavori della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle provincie autonome, riunita questo pomeriggio a Bolzano.
Tema in discussione, il recente decreto governativo, che taglia i costi della politica ma riduce anche le competenze statutarie delle regioni e delle province autonome, con l'obiettivo di chiarire in termini precisi alcuni aspetti poco chiari contenuti nel decreto e trovare una linea comune e condivisa "in tempi telegrafici".
Tre sostanzialmente gli aspetti oggetto di dibattito, aperto dal presidente Francesco Cascio e dal presidente del Consiglio provinciale di Bolzano Mauro Minniti: l'adeguamento delle indennità di carica e di funzione alla regione più virtuosa (con i relativi interrogativi riguardanti modalità, tempi e voci collegate); la riduzione dei contributi ai gruppi consiliari (con il problema dei contratti in essere del personale, al fine di scongiurare l'ipotesi di licenziamenti); la trasparenza delle spese, con rendiconti chiari e dettagliati.
Il presidente Dorigatti ha insistito, nel suo intervento, sull'esigenza di fissare regole comuni e chiare che assicurino la massima trasparenza sia per quanto riguarda i rendiconti dei gruppi, sia - più in generale - per le spese e i dati patrimoniali dei singoli consiglieri.
Dorigatti ha rilevato come oggi manchi un modello comune dettagliato (valido per tutte le Regioni) che indichi con chiarezza ai gruppi consiliari un prospetto delle spese sostenute con i relativi atti giustificativi, cui attenersi nella presentazione dei rendiconti. In tal senso ha chiesto sia definito un prospetto comune con regole precise e con indicazioni non generiche.
Per Dorigatti è essenziale cogliere il clima manifestato in queste settimane dall'opinione pubblica con segnali chiari, sia per quanto riguarda la trasparenza delle indennità (che devono essere in linea con i dati europei), sia con il taglio dei privilegi di cui gode la classe politica. Occorre insomma un messaggio chiaro che sia in linea con il sentire della gente e risponda ad effettive politiche di sobrietà e di contenimento della spesa.
Tutto ciò garantendo l'insostituibile funzione e attività dei gruppi consiliari, in quanto sono questi che determinano la qualità legislativa.
La conferenza ha concluso i propri lavori affidando ad un gruppo di lavoro la stesura di una proposta comune, che sarà discussa mercoledì prossimo con i presidenti delle regioni.