Non sono piaciute a Roberto Pinter (Pd), membro della Commissione dei 12 ed ex vicepresidente della Provincia, le dichiarazioni del senatore del Pd, Giorgio Tonini, che ieri sull' Adige ha detto che «Non c'è da scandalizzarsi» se il governo vuole cambiare la parte della Costituzione sui rapporti tra Stato e Regioni e anzi fa male la Provincia a chiedere più competenze.
"L'Adige", 12 ottobre 2012
«Io - dice Pinter - invece mi scandalizzo per la cultura politica sottesa alle iniziative del governo, che non ha né il tempo né il mandato per riscrivere la Costituzione eppure ci prova. Un governo che non tocca l'articolazione inefficiente dello Stato ma si preoccupa delle Circoscrizioni comunali, che sprizza statalismo e centralismo da tutti i pori». «Come già dissi tempo fa, - aggiunge Pinter, che è membro della segreteria provinciale del Pd, - non è un problema solo della nostra specialità ma della direzione che vuole intraprendere questo paese, se puntare sulla sussidiarietà responsabile , sulla partecipazione democratica e sulla trasparenza, sulle scelte coraggiose e condivise, o se continuare con l'illusione che accentrando i poteri si risolvono i problemi. Vero che ci sono troppi poteri nelle mani di Formigoni o di Dellai ma non è che trasferendoli a Monti cambi il saldo della nostra democrazia. Per questo penso che il Pd non debba subire l'onda dominante ma debba contrastare la deriva decisionista del governo di uno Stato che non ha esercitato i propri poteri ed è indietro anni luce rispetto alla politica energetica o infrastrutturale e ora chiede l'accentramento su queste materie».