Gli strali da Roma svuotano di significato la discussione in punta di diritto di questa sera in Consiglio. I bizantinismi legal-regolamentari circa il destino della Circoscrizione Sacco San Giorgio rischiano di schiantarsi sonoramente contro le mura della fortezza di tagli di rigore eretta da Monti."l'Adige", 9 ottobre 2012
Ne è convinto il numero uno del Pd roveretano Fabiano Lorandi, che in una lettera aperta ai presidenti delle Circoscrizioni ricorda come «due decreti ministeriali dei due ultimi governi Berlusconi e Monti prevedono il riordino delle strutture amministrative decentrate quali Regioni, Province e Comuni. All'interno degli stessi decreti si delibera la soppressione delle circoscrizioni nelle città con popolazione inferiore ai 200mila abitanti. La nostra Regione, in forza dello Statuto di autonomia, su quest'ultimo punto pare intenzionata a mantenere i Consigli circoscrizionali, solo però nelle due città capoluogo. Il Partito Democratico di Rovereto ritiene, al contrario, che la struttura del decentramento attualmente in essere nel nostro Comune, non solo debba rimanere tale ma che addirittura debba essere ulteriormente valorizzata e potenziata nelle sua funzionalità. Vanno accresciute le forme per contribuire all'elaborazione delle scelte da parte non solo di singoli cittadini ma anche dei soggetti collettivi diversamente organizzati e presenti nella comunità». «In ogni caso - sottolinea - è auspicabile che sui temi di modifica della Legge regionale sull'ordinamento dei Comuni siano coinvolti non solo i partiti ma anche gli amministratori della città, compresi i componenti dei sette Consigli circoscrizionali». «Mi pare che potrebbe essere opportuno - chiude la lettera - al di là delle appartenenze politiche di intraprendere un'azione pubblica comune per salvaguardare le Circoscrizioni, tenuto conto anche del loro radicamento storico nel tessuto sociale cittadino».Il ramoscello d'ulivo rivolto ai presidenti delle Circoscrizioni - ancora "ronzano" gli echi dell'ultima querelle - è contraltare della seconda comunicazione ufficiale fuoriuscita ieri dal quartier generale lagarino dei democratici. Una comunicazione che, forse paradossalmente e certo con toni pacati punta il dito sui compagni di partito a Trento, rei (la proposta Bizzo, lanciata senza che i lagarini ne fossero informati, brucia ancora) di un atteggiamento decisionistico-accentratore indigesto per i piddini della Città della Quercia. «Sottolineo - scrive Lorandi ai suoi - la rilevanza delle circoscrizioni nella vita politica, amministrativa, culturale e sociale della nostra città. Nel documento (testo circa la proposta di riforma della legge regionale sull'ordinamento dei comuni approvato dal Circolo il 23 maggio scorso, ndr ) il Pd di Rovereto avanza proposte di modifica all'attuale Regolamento per consentire una funzionalità più agile ai consigli. Tali proposte hanno, inoltre, la finalità di valorizzare le forme per contribuire all'elaborazione e alla condivisione delle scelte da parte non solo di singoli cittadini ma anche dei soggetti collettivi diversamente organizzati e presenti nella comunità. In ogni caso, è auspicabile che sui temi di modifica della legge siano coinvolti gli amministratori e il circolo della città».
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Partito Democratico del Trentino