Il vicepresidente della Provincia domani a Riva parla di viabilità e mobilità. Pacher: "Entro ottobre assemblea pubblica".P. Liserre, "L'Adige", 5 ottobre 2012
«La soluzione C con il by-pass di Passo San Giovanni è oggi la migliore e l'unica finanziariamente praticabile. Stiamo procedendo speditamente e ritengo possibile avviare l'opera entro il 2013».L'assessore ai lavori pubblici e vicepresidente della giunta provinciale Alberto Pacher sarà il relatore principale e l'ospite d'onore domani alla Baltera in occasione dell'incontro su «Mobilità Alto Garda - Vallagarina, situazione e prospettive» al quale parteciperanno sindaci e amministratori dei comuni gardesani, della Vallagarina e rappresentanti delle categorie economiche. Un'occasione per fare il punto della situazione sull'iter burocratico che sta accompagnando il difficile «parto» della soluzione progettuale. Che secondo il numero due di piazza Dante (e possibile se non probabile successore di Dellai nell'autunno 2013) in questo momento non può che essere e sarà la cosiddetta «soluzione C ottimizzata», l'unica per la quale c'è già la copertura finanziaria. Assessore Pacher, non più tardi di martedì, nella riunione di maggioranza propedeutica alla presentazione del bilancio, il presidente Dellai in persona ha parlato di «selezione e maggior sobrietà nelle opere che si vogliono realizzare», anche da parte della Provincia. C'è il rischio di non trovare più i soldi? Certo che bisognerà toccare anche gli investimenti, eccome. E bisognerà introdurre anche forme di finananziamento nuove, sulle quali stiamo lavorando, magari introducendo come nel caso specifico qualche parte di finanzia di progetto. Ma questo non vuol dire cancellare opere di questa portata e soprattutto opere che noi consideriamo, non da oggi, assolutamente prioritarie. Come appunto il collegamento Loppio-Alto Garda. Rispetto alla soluzione C ottimizzata, che voi caldeggiate, le critiche non sono mancate. E anche chi, come i sindaci gardesani, vi ha detto «ok, andate avanti» sa che si potrebbe fare di meglio... Dagli incontri avuti con le amministrazioni comunali e le Comunità di Valle interessate sono emerse buone convergenze su questa ipotesi. Inoltre gli approfondimenti tecnici effettuati dai servizi preposti ci hanno detto che è una soluzione che può dare risposte ad un problema che si trascina da decenni. E allora credo che sarebbe un peccato perdere questa occasione. Dopodiché ho imparato che pensare di avere il consenso generale su opere di questa portata è pura illusione. Può confermare anche le risorse su quelle opere "a valle", a cominciare dal territorio arcense, senza le quali sarebbe difficile assorbire la viabilità proveniente dal nuovo collegamento? Chiaro che sì. Sono risorse modulate su varie annualità, però sappiamo che si tratta di un "pacchetto generale". Comunque tutta la linea d'investimento è confermata. Ma... C'è un «ma»? Lo dico solo per prudenza estrema ed onestà. Il quadro attuale ci consente di confermare questi investimenti. Dopodiché, siccome ogni quindici giorni il quadro finanziario è sottoposto a modifiche, se cambia ulteriormente in peggio strada facendo, è ovvio che di conseguenza cambia tutto». Lo stesso discorso vale per il «progetto Metroland»? Si farà quello che si potrà quando si potrà. In questo momento non sono in grado di dire che dall'anno «x» partono i cantieri. Non sarebbe corretto. Ma l'importante è avere la visione generale e sapere dove si vuole andare a parare. Due anni fa, sempre in occasione del salone sulla mobilità di Riva e su sollecitazione del sindaco Mosaner, lei definì «interessante» l'ipotesi di un collegamento su rotaia leggero tipo metrò tra Arco e Riva, asse tagliata fuori dal progetto Metroland. È ancora di questo avviso? Concettualmente è un'idea molto interessante. Il problema è il contesto finanziario attuale. Dove non abbiamo la possibilità di impostare un progetto di questo tipo. Tutto il Trentino dev'essere cosciente che stiamo vivendo una situazione eccezionale che non ha mai avuto precedenti. Tornando al tema del collegamento con Loppio, la Conferenza dei sindaci ha auspicato la partenza dei lavori entro il 2013... È possibile. Stiamo lavorando sulla "costruzione finanziaria" di quest'opera e vorremmo rispettare la road-map che ci siamo dati a suo tempo. Comitati e non solo chiedono da tempo un confronto. Entro ottobre, come vuole la procedura di Via, faremo un'assemblea pubblica. Che non sarà certo la prima sul tema. L'importante è che finalmente, dopo trent'anni, siamo alla vigilia della soluzione del problema.
Seguici su YouTube
Partito Democratico del Trentino