Il Partito Democratico, che fin dalla sua nascita nel 2008 ha adottato criteri rigorosi di trasparenza del bilancio, ha svolto un ruolo determinante per l’approvazione della nuova legge di riforma del finanziamento dei partiti, che prevede il dimezzamento delle risorse pubbliche destinate ai partiti, controlli e sanzioni estremamente rigorosi, regole stringenti per la trasparenza dei bilanci, un diverso sistema di erogazione dei contributi pubblici che tiene conto del finanziamento da parte dei privati, tetti alle spese per le campagne elettorale laddove non erano previsti.
1) Cosa ha proposto di fare il PD di fronte alle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto alcuni tesorieri di partito?
Il PD ha proposto di riformare il finanziamento dei partiti, dimezzando da subito i rimborsi elettorali e introducendo nuove regole estremamente rigorose sulla trasparenza, i controlli e le sanzioni (A.C. 5176 Bersani ed altri). La nuova legge di riforma del finanziamento dei partiti, approvata il 4 luglio 2012, ha ripreso gran parte delle proposte del PD: i rimborsi elettorali dal 2012 sono dimezzati; diventa obbligatoria la certificazione dei bilanci; viene istituita una Commissione indipendente di controllo; i conti dei partiti devono essere pubblicati in Internet; sono previste dure sanzioni per chi viola le regole, fino alla decurtazione integrale dei contributi pubblici; la soglia oltre la quale le donazioni private devono essere dichiarate scende da 50 a 5 mila euro. Molte previsioni della legge – che rendono la normativa italiana la più rigorosa d’Europa - rispecchiano quanto il PD fa da sempre. 2) Cosa fa il PD per la trasparenza del proprio bilancio?
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Partito Democratico del Trentino