Renzi Bersani, la sfida parte dai comitati: 8 a 1

Nell’attesa che l’assemblea dell’8 ottobre fissi le regole della partita e si capisca quali saranno i giocatori in campo, la sfida Renzi-Bersani per le primarie del centrosinistra si gioca anche a colpi di comitati. Per il momento il sindaco di Firenze è avanti 8 a 1 sul segretario del Pd, e del resto Matteo Renzi - che sulla carta partiva in netto svantaggio - ha lanciato per tempo la sua corsa per la premiership, attraversando l’Italia da sud a nord.
"Trentino", 30 settembre 2012

In Trentino il primo comitato è nato nelle Giudicarie, coordinatore il giovane Alessandro Rognoni. A seguire quelli dell’Alto Garda e Ledro, della Val di Non e di Rovereto. Fino a due giorni fa, quando al ristorante “Al Marinaio” i supporters di Trento hanno dato vita in un solo giro a 4 comitati espressione della città con 4 coordinatori: i consiglieri comunali Andrea Robol e Roberta Calza, il presidente della circoscrizione di Ravina-Romagnano Roberto Stanchina e Piergiorgio Sester. Un modo - spiegano - per coinvolgere più persone possibile. Gli aderenti fino a oggi sono una cinquantina e hanno a disposizione un profilo Facebook (Comitato Trento Renzi) in attesa del sito web che sarà pronto entro pochi giorni. «Tanti giovani - dice soddisfatto Andrea Robol - mentre tra i politici del Pd noto una certa difficoltà a schierarsi, non si capisce che oggi il dibattito interno è una ricchezza». I big che hanno scelto Renzi (i consiglieri provinciali Andrea Rudari, Luca Zeni, Margherita Cogo) per ora se stanno in seconda fila e lavorano per portare il candidato in regione, probabilmente nella seconda metà di ottobre, per un triplo appuntamento Bolzano-Trento-Rovereto.

Per ora - a numero di comitati - il segretario del partito insegue. «Ma quando si è di più anche organizzarsi è più difficile», ci scherza Andrea La Malfa, siciliano di origine ma trentino d’adozione, già rappresentante degli studenti universitari e oggi segretario dell’Arci. Giovedì sera, nella sede del Pd, si è tenuta la prima riunione preparatoria per la costituzione del comitato a sostegno di Bersani: per ora nessun esponente di peso, l’incontro è stato promosso da un gruppo di giovani del Pd espressione dei territori, tra cui Enrico Turra, 22 anni, consigliere della Comunità del Primiero e Giacomo Pasquazzo della Valsugana. E a chi scommette che i giovani voteranno Renzi, La Malfa risponde così: «Questo non è uno scontro generazionale, ma politico. Le primarie decideranno chi è il candidato premier e io scelgo Bersani. Per il profilo istituzionale, perché ha fatto bene il ministro e per il suo programma, che parte dal lavoro, dal riconoscimento dei diritti dei figli di immigrati nati in Italia e delle coppie di fatto, da un fisco che sposti il carico dal lavoro ai grandi patrimoni e dall’alleggerimento del patto di stabilità per i Comuni per ridare un po’ di lavoro alle piccole imprese e valorizzare l’autonomia del governo locale. Con Renzi, e con gli altri candidati alle primarie, mi piacerebbe che ci fosse un confronto politico vero su questi temi». Per costituirsi ufficialmente il comitato pro Bersani aspetta le regole. Renzi?« Si è dimesso da presidente della Provincia di Firenze per fare il sindaco e ora dopo due anni è pronto a lasciare il ruolo di sindaco per candidarsi a fare il premier. Dimettersi ogni due anni per fare altro non mi sembra un grande messaggio...»