Dorigatti apre le porte alla riforma elettorale

Convoca chi vuole ridurre il numero dei politici. Ritorna il tema di eliminare l'incompatibilità assessore-consigliere.
"L'Adige", 29 settembre 2012

Il presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, ha dichiarato ieri che non intende modificare lo Statuto di autonomia solo per ridurre il numero dei consiglieri provinciali per motivi di spesa pubblica. Ma non ha escluso che si possa rimettere in discussione l'incompatibilità tra il ruolo di assessore e quello di consigliere provinciale che fa sì che oggi ai 35 consiglieri si aggiungono 7 assessori che non fanno parte del Consiglio (il presidente e il vicepresidente della giunta sì). E così ieri il presidente del consiglio provinciale, Bruno Dorigatti ( nella foto ), ha inviato una lettera per convocare per venerdì prossimo i consiglieri provinciali che hanno presentato disegni di legge di modifica della legge elettorale - sono 13 proposte - che contengono varie riforme tra cui in molti l'abolizione della «porta girevole», ovvero il fatto che al consigliere che diventa assessore subentra un consigliere supplente, che poi però rischia di tornarsene a casa se l'assessore si dimette. Fino ad oggi la questione era stata «congelata» perché i principali partiti della maggioranza: Pd, Upt e Patt si sono sempre detti contrari all'abolizione di questa incompatibilità e poi anche perché c'era chi temeva che aprire una discussione sulla legge elettorale avrebbe potuto aprire la strada anche a un emendamento per eliminare il limite di mandati che ora impedisce al presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, di ricandidarsi.
«Non so - spiega il presidente Dorigatti - quale sarà l'orientamento dei consiglieri, ma certo non possiamo andare in aula con 13 disegni di legge sulla stessa materia e dobbiamo capire se ci sono le condizioni per discutere di legge elettorale».
L'abolizione della «porta girevole» viene chiesta da tempo dai consiglieri del Pdl, Walter Viola e Pino Morandini in particolare, e da Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino), ma anche consiglieri provinciali di maggioranza a titolo personale come Margherita Cogo (Pd), Bruno Firmani (Italia dei valori), Caterina Dominici (Patt), Roberto Bombarda (Verdi) e Mario Magnani (Gruppo misto) hanno presentato analoghe proposte. Mauro Ottobre (Patt) e Luca Zeni (Pd) chiedono invece di mettere soglie più alte per eliminate i monogruppi.