Trento, 2 aprile 2009
“Di fronte alle contraddizioni del sistema economico internazionale, il Partito Democratico del Trentino rifiuta la strada delle paure e delle chiusure e accetta la sfida di rappresentare persone e imprese che decidono di essere protagonisti attivi."
Il futuro del Trentino dipenderà molto dalla unicità del suo sistema economico, dalla qualità delle reti infrastrutturali, della coesione sociale, dell'ambiente e della sua identità culturale”. Su queste linee di forza l'Assemblea del Partito Democratico del Trentino aveva delineato la sua proposta programmatica, già otto mesi fa, prima che si manifestassero in modo grave e a dimensioni planetarie gli effetti della crisi economica. Poco dopo, nella campagna elettorale per le provinciali, il partito si era impegnato ad ottenere interventi (come il “reddito di cittadinanza”) a favore di quanti si trovavano a fronteggiare la crisi senza mezzi adeguati.
Oggi l'Assemblea del PD, dopo un approfondito e dibattuto esame della finanziaria approvata e degli scenari prospettati di evoluzione della crisi, registra con favore il fatto che quelle indicazioni hanno trovato ascolto e concretezza normativa e che nella visione strategica rimangono più che mai attuali. La crisi richiede iniziative di rafforzamento di una rete virtuosa di soggetti economici e di welfare sociale. In quest’ottica le misure provinciali di contrasto degli effetti della crisi sono scelte positive e che qualificano l’ autonomia del Trentino, specie nel raffronto con gli indirizzi del governo nazionale che ondeggia fra logiche assistenzialiste e spinte alla deregolamentazione, con rischi evidenti per la qualità della convivenza e del governo del territorio. Vogliamo che i provvedimenti presi non abbiano corto respiro, ma prefigurino una estensione dei diritti non disgiunti dai doveri, oltre che modalità di sostegno al lavoro e alle imprese che diventino scelte stabili di rafforzamento del tessuto economico e sociale della nostra comunità. Le istituzioni provinciali, attraverso l'impegno del partito e di tutta la coalizione, devono continuare nell’opzione decisa e coerente a favore dei processi di innovazione, di ristrutturazione, di formazione e cultura diffusa, di tutela ambientale, di difesa del primato del lavoro e della sicurezza sociale, con momenti di verifica delle ricadute ottenute e degli impegni assunti dai diversi attori del sistema. Ma la crisi non ha forse ancora manifestato tutta la sua gravità. E dunque non si può abbassare la guardia.
Il Partito Democratico del Trentino, forte di un ampio consenso popolare, è caricato della responsabilità di porre grande attenzione a tutto ciò che preoccupa e che minaccia il benessere delle persone e delle famiglie, di farsi loro vicino per individuare le vie politiche di sostegno e di superamento della crisi. E' chiamato inoltre ad elaborare i nuovi fatti sociali laddove essi manifestino non solo sintomi di recessione, ma anche segnali di opportunità nuove da cogliere e da valorizzare verso modelli di sviluppo più giusti, sobri, sostenibili e responsabilizzanti, più attenti agli equilibri globali e insieme più rispettosi delle vitalità del locale. Se, come risulta evidente, la crisi bussa alla porta della buona politica (oltre che della buona finanza, della buona imprenditoria privata e cooperativa, della buona gestione delle risorse e soprattutto delle risorse umane e sociali) il Partito Democratico del Trentino è pronto a fare la propria parte.